L’edificio sorge in posizione defilata lungo il Viale delle Mura, dove un tempo, prima della costruzione delle stesse, le attuali vie “interrotte” Osmano e Pelabrocco costituivano l’antica via Magna, la principale arteria di collegamento con i borghi della città bassa.
La lunga storia del palazzo è fittamente intrecciata con i blasoni delle famiglie bergamasche dedite all’arte delle guerra. Secondo le fonti documentarie, l’edificazione originaria è da ascrivere all’iniziativa del conte Alessandro Passi De Preposulo, che nel 1570 commissiona i lavori all’architetto Gerolamo Gallinari, La famiglia De Preposulo ha origini molto antiche, precedenti all’anno mille. In epoca comunale i De Preposulo ricoprirono la carica di consoli di Bergamo, mentre precedentemente furono cavalieri gerosolimitani. Il Priorato Gerosolimitano (ovvero il Regno Cristiano di Gerusalemme) fu l’organismo di riferimento di tutti gli ordini cavallereschi, dai Templari agli Ospitalieri (poi Cavalieri di Malta) fino ai cavalieri dell’Ordine Teutonico e del Santo Sepolcro.
La famiglia acquisisce la denominazione Passi a partire dal 1307 quando Ottopasso de Preposulo è artefice della pace tra guelfi e ghibellini in terra di Bergamo, venendo perciò denominato, e con lui tutti i suoi familiari, “quelli de la pas”, e quindi “i Pas”, e infine i Passi. Da una contessa Passi e da Carlo Carrara nacque nel 1714 il conte Giacomo Carrara che costituì e donò alla città la grande collezione d’arte dell’Accademia Carrara.
All’inizio del Seicento la casa divenne proprietà della famiglia Colleoni, originaria di Solza, e divenuta una delle più importanti e ricche famiglie nobili bergamasche grazie alle imprese di Bartolomeo Colleoni, già Capitano Generale di Terraferma della Serenissima Repubblica Veneta. Alla fine del Settecento ai Colleoni subentrano i conti Sottocasa mentre alla fine dell’Ottocento si susseguono numerosi passaggi di proprietà. Nel corso di questi secoli la struttura architettonica rinascimentale del palazzo viene rimaneggiata più volte, fino all’ingresso del conte Morlani che nel 1911 promuove interventi di ristrutturazione e ammodernamento, oltre che di decorazione e abbellimento (viene affrescato il grande scalone centrale), trasformando di fatto il palazzo in un edificio del Novecento.
Casa Trussardi si sviluppa intorno a una corte centrale e gode dell’affaccio sulle mura Venete, con un terrazzo panoramico contraddistinto da un grande cuore in edera (recentemente crollato) che i bergamaschi chiamano affettuosamente “il cuore della Hunziker”, mentre l’ingresso si trova in via Osmano, dove è conservato l’arcone di pietra della fonte duecentesca.
L’interno della casa si sviluppa come un percorso espositivo. Lo scalone e i saloni conservano l’apparato decorativo ad affresco commissionato dalla famiglia Colleoni e attribuito alla scuola di Gian Giacomo Barbelli, già autore degli affreschi del vicino Palazzo Moroni.
I "DESIGNERS FOR BERGAMO" DI CASA TRUSSARDI
Grazie a Casa Trussardi | Testi a cura di Leone Belotti | Fotografie: Ph. di Casa Trussardi © Casa Trussardi - Ph. allestimenti Formafantasma e Italo Rota © Ezio Manciucca