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Alpine - Boerne Sabato 17 settembre

Come al solito ci svegliamo presto, oggi ci aspetta una tappa molto lunga, quasi 600 km nel cuore dello stato, dove c’è... beh, non c’è un bel niente! Facciamo colazione con il nostro amico JR, e lasciamo la piccola Alpine. Entro sera dobbiamo essere quasi a San Antonio. in ogni viaggio On the Road, a meno di non avere tempo illimitato, una lunga traversata è da mettere in conto.

Ma qualcosa alla fine lo si trova sempre: la nostra prima destinazione è Fort Stockton. Non c’è granché qui, e non sono particolarmente entusiasta, ma è una scusa per spezzare la giornata, che altrimenti passeremmo solo al volante. Fort Stockton è un'anonima cittadina, che tuttavia conta circa 10.000 abitanti. Anch’essa è nata nella seconda metà dell'800 come fortino, sempre allo scopo di protegge persone e merci, stavolta lungo la rotta commerciale tra San Antonio e El Paso.

Per prima cosa fotografiamo la statua del roadrunner gigante, poi parcheggiamo nella zona della Historic Fort Stockton, il quartiere storico.

Il quartiere storico è inglobato nella città attuale. Tra una casa e una lavanderia a gettoni troviamo gli edifici storici: la banca, la prigione, l'hotel, eccetera. La cosa interessante è che si vede bene come la disposizione dei vecchi edifici fosse funzionale allo scopo della città come fortino. Per esempio, la locanda si trova immediatamente al vecchio ingresso. La prigione è subito accanto.

E' facile immaginarsi i cowboy che arrivano, entrano nella locanda, impastoiano i cavalli e si fanno un drink, magari due. La cosa finisce con una scazzottata, arriva la polizia e i due passano la notte al fresco nella prigione di fronte.

Ci siamo scaricati dal sito la mappa con gli edifici di interesse da visitare. E' dato come driving tour, ma è abbastanza breve, così ma sfidiamo l'afa e lo facciamo a piedi. Siamo gli unici due in giro a piedi, le poche altre persone che incrociamo sono tutte in macchina. Anche se non avessimo la macchina fotografica e la mappa in mano, non passeremmo certo inosservati.

Per primo visitiamo l'Annie Riggs Historical Museum. Ai tempi delle cattle drive, questa era l'unica locanda /alloggio della città. Non deve passare molta gente da queste parti: la ragazza alla reception, già abbastanza perplessa per aver visto dei turisti, cade quasi dalla sedia quando le diciamo che siamo italiani. Ma noi andiamo matti per i posti poco visitati! Dietro di lei c'è un pannello con il mappamondo, e la ragazza ci invita a mettere una puntina sul nostro luogo di origine.

Il museo è la classica ricostruzione, però ci facciamo un'idea di come potesse essere la vita allora. C’era il cortile interno, da cui si accedeva a cavallo e con accesso diretto alle stanze.

Gli altri edifici storici li visitiamo solo da fuori: la prigione, La First National Bank, alcune ville storiche, la chiesa e l'abbeveratoio.

Bene, abbiamo finito, ora dobbiamo metterci in macchina per la traversata: l'obiettivo è arrivare a Kerrville (400 km) in tempo per un pranzo tardivo, alle 14 circa. Così poi potremo visitare questa cittadina, fermarci in hotel per una rinfrescata, e andare con calma al rodeo di Bulverde, che inizierà alle 19.

Ma i nostri piani stanno per essere scombussolati... dal nostro serbatoio! Ci fermiamo al Wamart per comprare il pranzo al sacco. Normalmente, accanto ai Walmart c'è sempre qualche benzinaio, ma noi abbiamo 3/4 di serbatoio, non vediamo motivo alcuno per fare benzina. Ci fermeremo al primo distributore disponibile.

Peccato che, come raccontato nel post "come rimanere senza benzina in Texas", non ci sia NESSUN distributore, e la strada sia tutta in salita. Arrancando arriviamo fino a Ozona, con l'indicatore di autonomia che ormai ha rinunciato a dirci quanti km mancano al dover fare l'autostop, e ci intima solo di fare rifornimento il prima possibile.

Per non consumare troppo carburante, abbiamo dovuto rallentare parecchio l'andatura, perdendo circa un'ora. Mangiamo a Ozona nel parco cittadino e poi ripartiamo alla volta di Kerrville. E' incredibile, anche la cittadina più triste ha un piccolo parco con i tavoli da picnic.

Ozona, parco cittadino

A Kerrville facciamo solo un veloce giro del centro, e poi andiamo direttamente al nostro hotel a Boerne, a circa 35 km da dove si terrà il rodeo.

Il Tejas Rodeo si svolge tutti i sabati da Marzo a Novembre. Lo show inizia alle 19.30, ma la struttura apre già alle 17.30. Siamo in mezzo alla campagna, un complesso simile alle nostre feste di paese. C'è persino il parcheggiatore, e i più giovani sono accompagnati con lo scuolabus. Fa un caldo insopportabile, io per l'occasione mi sono messa gli stivali nuovi ma me ne sto già pentendo. Speriamo che dopo il tramonto rinfreschi un pochino.

Dimenticate il classico rodeo a misura di turista. Qui, gli unici stranieri siamo noi.

Ci sono alcune bancarelle che vendono abbigliamento e accessori da cowboy, il toro meccanico, diversi punti di ristoro e anche un ristorante. Barbecue e tanta carne... ho già l'acquolina in bocca!! Non manca la pista da ballo con tanto di palco per la musica dal vivo, e il bar. Piano piano si sta riempiendo, ci sono tantissimi ragazzi. Probabilmente, come noi al sabato sera andiamo al pub, loro vanno al rodeo!

Ceniamo presto presto, così da essere pronti per le 19.30. Ovviamente brisket, con pane Texas stye e insalata di patate. Da bere, manco a dirlo, birra!!!

Prendiamo posto nell'arena, come sempre gli spettacoli sono puntualissimi. Per prime entrano le cavallerizze con le bandiere degli USA e del Texas

Si dispongono in formazione e, dopo una breve presentazione, tutti si alzano in piedi: arriva una ragazza che recita la preghiera per i cowboy che parteciperanno al torneo, e poi canta l'inno nazionale, tutti intorno a me hanno la mano sul petto. Io, che sono molto sensibile a queste americanate, mi commuovo subito.

Lo show è vario, e comincia con un breve spettacolo di intrattenimento con i longhorn

E poi si inizia a fare sul serio con il bull riding. Non l'avevo mai visto dal vivo, ma a me sembra che il toro scalci più per i legacci stretti attorno ai fianchi più che per il cavaliere.

I piccoli si cimentano nello "sheep riding", praticamente devono rimanere attaccati al dorso di una pecora il più a lungo possibile, sono troppo buffi e teneri!

A parte il bull riding, queste sono le normali attività di una fattoria con animali: due cowboy che prendono il vitello al lazo, uno per le zampe davanti e uno dietro; c’è il cowboy che deve prendere il vitello al lazo, poi scendere da cavallo, e incaprettarlo (e il tutto accade in pochissimi secondi). La cosa impressionante è vedere la collaborazione tra cavallo e cowboy. Quando il cowboy agguanta il vitello, il cavallo dà uno strattone e trattiene il vitello fermo con il proprio peso. Le donne, invece, fanno un numero in cui devono correre a cavallo intorno a tre barili, e si termina di nuovo con il bull riding, alle 21 precise.

Con il buio, il complesso sembra trasformarsi in una fiesta mexicana , con tutte le lucine colorate, e il porticato con il rampicante. I ragazzi ballano il two-step e la musica country al ritmo della band che suona dal vivo. Ci sono persone di tutte le età. Si può ballare, bere birra ai tavoli di legno, tutto molto allegro. Una delle serate migliori di tutti i nostri viaggi in terra americana. Questo Texas riserva una sorpresa dietro l'altra!.

Ce ne andiamo, a malincuore, alle 22.30. Domani ci aspetta una bella sfacchinata per la Hill Country. In ogni caso, penso che la serata si stia per concludere, perché fuori c'è già lo scuolabus che aspetta i ragazzini per riaccompagnarli a casa.

Created By
Valeria Rovellini
Appreciate

Credits:

Valeria Rovellini

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