Tutto ha inizio al Marchè des Feticheurs de Akodessewa, Lomè. Togo.
``Vodun´´: segno del profondo
È lo spirito misterioso che permea e fertilizza la materia cosmica, attivandola e donandole la vita.
Si tratta di un Dio inarrivabile, inconoscibile, che si può rendere accessibile all'uomo manifestandosi nell'universo infinito.
Se si vuole che questi oggetti comuni acquistino potere e si trasformino in feticci, è necessario che vengano benedetti da un “feticheur”, uno stregone feticista.
Si tratta di un cortile con due capanne di terra battuta: una solo per iniziati, segnalata da una tenda rossa, l'altra per lo stregone. Qui vivono, insieme allo stragono, tre ragazzini. Sono stati banditi dalle loro famiglie perchè si sono ribellati, o perchè hanno problemi mentali. O la famiglia non ce l'hanno proprio. Non hanno il diritto di parlare, né di vestirsi. Se devono uscire per andare a prendere l'acqua devono essere segnalati vestendosi solo di bianco.
Ed ecco la rappresentazione della divinità, un feticcio, nel santa santorum del rituale voodoo, la capanna del sacerdote. Esistono piú di 40 divinitá o fetiches e ciascuna seleziona il suo feticheur, il prete feticista, con il quale comunica attraveso i sogni o grazie a vaticinazioni con conchiglie, gusci di tartaruga o altri amuleti.
Il feticcio mi dice: "A presto, tornatemi a trovare".
Fine
Credits:
Niccolò Bruna