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BELLA GENTE Storie di persone di valore

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PADUA PEDIATRICS

An idea from Padua pediatrics: robots to combat children's anxiety and pain

27 July 2021 - Padua

It is very important to reduce pain in hospital, especially paediatric pain. In Padua we have used several robots as a non-pharmacological technique to manage anxiety and pain in children.

Before an operation such as a biopsy, the child has to be sedated. And to do this it is necessary to make a small puncture. But when a child sees a needle he starts to scream. All the children outside hear the screams and get scared. The puncture does nothing, but the anxiety amplifies the pain.

So we used non-pharmacological techniques to distract the child. For young children we use clown noses and soap bubbles, but nowadays paediatrics does not treat adolescents and pre-adolescents in this way because if you show a 12-year-old a clown nose, he will tell you to fuck off. However, this Pepper also has power over adults.

We are the only pediatric hospital in Italy (and maybe in the world) to have several robots because we see that the height of the robots is important, when a small child sees Pepper he gets scared, but if he sees Bettina he calms down. Bettina is a 90 cm robot, she is very good at dancing. We started this project in 2015 to fight unnecessary and obnoxious pediatric pain.

When a frightened child sees Pepper or Bettina they become happier. Especially Bettina because she has a screen and you can decide what expressions to make her make. Children believe that the robot is alive; they see a robot with a sad face that becomes happy thanks to their action and say: "It was me who made the robot smile".

We are hoping for a Swedish robot called Furhat for pediatrics. It is a head that talks and moves its lips. It can take on the appearance of a real person. If one wants him to look like Galileo Galilei, the robot can take his appearance. For younger children, it can imitate their mum and dad, who cannot always be there

LORENZO PIANAZZA

Lorenzo, the hero who saved the child who fell on the subway tracks: «I had only a minute, I jump and saved him».

Eighteen-year-old Lorenzo Pianazza can remember those thirty seconds of unconscious metropolitan heroism.

The boy was coming back from school and, going down the stairs, he looked at the panel to know when the next train would arrive: the display indicated a minute and a half. A moment later he realized that something was happening: «I saw a desperate woman, leaning towards the tracks and then, below, there was a child, small, obviously fallen down». Lorenzo could not see the sequence, taken by the cameras of the station, of the little Mohamed (two and a half years) that escapes the control of his mother and slides out of the platform. «There were a few people who approached me and then I said to myself «I can do it, I jump down, I take it and I can climb up». I also imagined running at the bottom of the track in case the train arrived, hoping that the subway would stop before».

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RAFFAELE CAPPERI

Raffaele Capperi, 27enne piacentino originario di Monticelli d’Ongina, è stato nominato a novembre 2021 Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, per il suo impegno in prima persona nella sensibilizzazione contro il bullismo e le discriminazioni.

Questo ragazzo non ha avuto una storia facile. Sin dall’infanzia è affetto dalla sindrome di Treacher Collins, una malattia che provoca malformazione al viso, problemi di respirazione e udito, ma non mina l’attività cerebrale.

Proprio a causa di questa sua patologia ha dovuto combattere molto per poter essere accolto dagli altri, dato che è stato isolato, respinto e temuto per la sua diversità. All’asilo, i bambini che lo vedevano entrare a scuola si allontanavano. Il suo viso creava una barriera invisibile tra lui e gli altri. Diventato più grande, nonostante le numerose operazioni chirurgiche subite, ha continuato ad essere preso in giro.

Eppure, Raffaele ha saputo trovare il modo di superare le discriminazioni e farsi ascoltare.

Ha iniziato a riscattarsi raccontando pubblicamente sui social le sue debolezze e le sue paure e successivamente è stato ospitato anche da varie trasmissioni televisive, sintetizzando il suo messaggio con queste parole: “SIATE GENTILI”.

Nel tempo è diventato così un punto di riferimento per la lotta contro il bullismo e ha iniziato a peregrinare nelle scuole di tutta Italia per portare la propria testimonianza ai ragazzi, parlando di questo fenomeno e di come contrastarlo.

Recentemente ha raccontato la sua storia nel libro Brutto e Cattivo, pubblicato da DeA.

GENNARO DRAGONE

Gennaro Dragone, 11 anni, napoletano, è stato premiato come Alfiere della Repubblica il 14 dicembre 2021 dal presidente Sergio Mattarella, per la tenacia e l’impegno civico con i quali si fa portavoce, nel suo quartiere, del progetto di “comunità energetica e solidale", finalizzato a produrre e condividere energia pulita. Lo studente di prima media ha partecipato attivamente al progetto della Fondazione Famiglia di Maria di San Giovanni a Teduccio e di Legambiente.

Il suo progetto molto ambizioso è quello di creare la prima comunità energetica e solidale del Centro Sud.

Sul tetto della sede della Fondazione è stato installato un impianto solare e per la prima volta in Italia l’energia prodotta sarà condivisa tra quaranta famiglie del quartiere. Gennaro, pur con la sua giovane età, ha svolto un ruolo di motivatore per la costituzione della comunità energetica, spiegando alle persone adulte il senso del progetto e del gesto della Fondazione.

ALI SAHRAOUI

Ha 50 anni Ali Sahraoui ed è un esperto di perforazione dei pozzi, diventato per il Marocco "l'eroe del deserto". È stato lui a entrare nel tunnel scavato per raggiungere il piccolo Rayan, morto dopo essere caduto in un pozzo sulle montagne del Rif, in Marocco e avervi trascorso quasi cinque giorni.

Ha provato a raggiungerlo per salvarlo, ma non ce l'ha fatta. Troppo stretto quel cunicolo in cui è finito il bambino: cinque giorni di scavi che purtroppo si sono rivelati inutili. Rayan è stato estratto da quel pozzo ormai senza vita.

Secondo quanto riportato da Afp, Ali Sahraoui, originario di Erfoud, nel Sud del Marocco, avrebbe raggiunto Tamrout, il villaggio teatro della vicenda, per mettere a disposizione la propria conoscenza dei pozzi e collaborare con i tecnici che in quel momento stavano lavorando per liberare Rayan, poi ha deciso di intervenire in prima persona, iniziando a scavare anche con le mani insieme a tanti altri soccorritori: per ore è rimasto in quel tunnel provando a raggiungere il bambino, che intanto continuava a dare segni di vita, e uscendo solo per bere dell'acqua, accolto ogni volta dagli applausi della folla che intanto aveva raggiunto la cava. Purtroppo per Ali, così come per tutti, il ritrovamento di Rayan non ha coinciso con un lieto fine.

MONIKA DUDEK

Monika Dudek, polacca d'origine, oggi vive a Travo con la sua famiglia. Nel 2018 è stata fondatrice, insieme ad altri genitori, della Scuola Polacca "Kwiaty Polskie" di Pontenure. Monika gestisce volontariamente tutta la commissione educativa e la parte organizzativa supportata da altre mamme. La scuola è stata definita "palestra d'integrazione" e a novembre ha ricevuto la visita di Adrianna Siennicka, console generale della Repubblica di Polonia a Milano.

Libertà 18 novembre 2021

Monika è stata ospite nella nostra scuola per farsi intervistare da noi, così abbiamo potuto conoscere meglio la realtà della Scuola polacca e la sua importante funzione nel nostro territorio.

LEGGI L'INTERVISTA

1) Da quanti anni c’è la scuola polacca? E tu da quanto tempo ci lavori? Dall’autunno 2018 e io ci lavoro fin dall’inizio perché sono stata una delle fondatrici insieme ad altri genitori.

2) Aspetti in comune e differenze con la nostra scuola? Noi studiamo la nostra lingua come voi studiate l’italiano, altre discipline in comune sono storia e geografia. Le differenze riguardano lo studio delle tradizioni polacche e la celebrazione delle nostre Festività.

3) Quanti bambini frequentano la scuola? Siamo partiti con 22 bambini, quest’anno ne abbiamo qualcuno in meno perché c’è chi è tornato in Polonia, comunque speriamo aumenti ancora il numero.

4) Quante classi ci sono? Ci sono 3 classi: la prima dai 3 ai 5 anni, il secondo gruppo dai 6 agli 8 anni e il terzo gruppo è suddiviso in 2 sezioni, non in base all’età, ma in base al livello di preparazione linguistica.

5) Quali attività fanno i bambini nella scuola? Fanno tante attività, noi gli insegniamo soprattutto giocando, quindi possono apprendere la lingua, la storia e la cultura polacca, mantenere i legami con la Polonia e le sue tradizioni e rafforzare la propria identità nazionale.

6) I bambini frequentano volentieri la scuola? Sì, frequentano volentieri e questo ci fa molto piacere.

7) Sono tutti polacchi i bambini che frequentano la scuola o ci sono anche altre nazionalità? Per la maggior parte sono bambini italiani che hanno un genitore polacco, oppure sono bambini con entrambi i genitori polacchi. Infatti il nome scelto per la Scuola è "Kwiaty Polskie" che in lingua italiana significa "fiori polacchi" e nel logo della Scuola ci sono tre diversi fiori: la margherita, il papavero e il fiordaliso. La margherita e il papavero rappresentano i due colori della bandiera polacca. Il fiordaliso, invece, vuole essere un riferimento ai “cuori azzurri" di questi bambini, molti dei quali sono il frutto di unioni miste tra cittadini polacchi ed italiani.

Il logo della Scuola polacca

8) Qual è, secondo te, la caratteristica più bella della scuola polacca? Quella di scoprire le radici dei propri genitori, per chi è nato in Italia è una novità.

9) La vostra scuola è stata definita “palestra d’integrazione”. Che cosa significa? Ci sono molte cose che collegano la Polonia con l’Italia. Già a partire dall’inno nazionale che nel ritornello recita “In marcia, Dąbrowski, dalla terra italiana alla Polonia”. Per i bambini, inoltre, è importante trovarsi con coetanei che vivono la loro stessa condizione, li aiuta a comprendere che il bilinguismo non è un ostacolo, bensì una ricchezza.

10) Quali sono i tuoi compiti nella scuola? Gestisco volontariamente tutta la commissione educativa e tutta la parte organizzativa.

11) Quanto ti impegna fare questo lavoro? Dipende dai periodi, di solito non sono impegnata tutti i giorni, però se dobbiamo preparare qualcosa di speciale sì. Le riunioni le facciamo soprattutto alla sera così di giorno riesco a gestire la famiglia e alla sera mi occupo della scuola. Siamo un gruppo di sei ragazze e ci dividiamo i compiti sostenendoci l’un l’altra.

12) Che cosa ti piace fare di più nella scuola? Mi piace molto vedere i bambini e la loro soddisfazione. Hanno anche avuto occasione di partecipare a diversi concorsi e questo gli ha aumentato ancora di più la volontà di frequentare questa scuola.

13) Qual è l’aspetto più faticoso per te? Non saprei cosa rispondere, mi impegno tanto per tutto e cerco di fare tutto bene.

14) Avete realizzato progetti importanti nella vostra scuola? Sì, poco tempo fa, in occasione dell’88° anniversario della Costituzione del Corpo armato polacco, abbiamo fatto una gita a San Lazzaro di Savena dove c’è il cimitero di guerra polacco. Senza dubbio è stata un’esperienza dall’alto valore formativo per tutti i ragazzi della Scuola che non hanno mancato di riflettere e notare lo stretto legame che lungo i secoli unisce e affraterna nella lotta per la libertà e l’indipendenza l’Italia e la Polonia. Inoltre abbiamo partecipato a vari concorsi internazionali e alcuni nostri allievi sono stati premiati.

15) Quale sogno vorresti realizzare per la tua scuola? Vorrei che aumentasse il numero di alunni e vorrei realizzare tanti altri Progetti che abbiamo in mente.

SIENA AWARDS FESTIVAL

Mustafa è un bambino siriano di 6 anni. A causa della guerra è nato senza arti e suo papà Munzir ha perso una gamba. Il fotografo turco Mehmet Aslan li ha fotografati sorridenti nel campo profughi dove vivevano. La foto dal titolo "Hardship of Life" è diventata virale in tutto il mondo e ha vinto il Siena International Photo Awards (SIPA) 2021. Proprio il Siena Awards ha promosso una raccolta fondi per aiutarli e oggi sono in Italia per essere curati al Centro Protesi Vigorso di Budrio (Bologna). La sensibilità di tante persone ha donato loro una nuova vita.

MARIA FOPPIANI

MARIA FOPPIANI, signora residente a Marsaglia, si rende utile per la propria comunità. Bussa alle porte delle persone che non possono uscire di casa e porta loro alcuni giornali tra cui “La Trebbia” e “Famiglia Cristiana”. Talvolta può risultare insistente, ma in tutte le case porta una ventata di allegria. Si impegna, inoltre, per un’associazione benefica, raccogliendo tappi di plastica, che servono per acquistare carrozzine per coloro che hanno problemi a deambulare. Si tratta di una persona altruista che dà il meglio di sé per gli altri.

GIOVANNI BUTTAFAVA - ALFIERE DELLA REPUBBLICA

UN GIOVANISSIMO EROE DEL LOCKDOWN

Giovanni, studente al Liceo Colombini di Piacenza è stato nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella nel 2021.

Dopo il gesto di Sergio Mattarella, Giovanni un sedicenne cittadino di Gossolengo (PC) viene premiato anche nel suo paese. Durante il lockdown ha creato un progetto con la Croce rossa chiamato “IL TEMPO DELLA GENTILEZZA” e con dei volontari ha portato un segno di speranza verso gli anziani portandogli medicinali e spesa durante la pandemia iniziata nel 2020.

Questo progetto è stato molto importante per dimostrare alle persone bisognose che c’è sempre qualcuno disposto ad aiutare gli altri nel momento del bisogno.

Lo abbiamo invitato a scuola!

SINTESI DELL'INTERVISTA

1 - C’è una persona in particolare che ti ha ispirato a portare avanti il tuo progetto? Sì, le mie due nonne.

2 - In che modo pensi di essere di ispirazione per gli altri? Facendo qualcosa per gli altri nei momenti difficili. Bisogna sempre mettersi in gioco e dare qualcosa per gli altri.

3 - Cosa non ti piace del fatto di essere volontario? Come volontario non mi piace tanto la divisa perché quando fa caldo è un po’ scomoda. Comunque del mio lavoro mi piace tutto.

4 - Come fai a conciliare scuola e volontariato? E’ come quando noi studenti facciamo sport, bisogna essere capaci di organizzare gli impegni scolastici e quelli del volontariato.

5 - Volevi fare il volontario anche da piccolo? In realtà ho sempre voluto fare il medico e quindi mi ha sempre interessato l’ambito sanitario.

5 - Da volontario, ti sei fatto nuovi amici? Sì, tantissimi amici con età diverse e di altri luoghi.il volontariato è soprattutto amicizia.

6 - Cosa fai nel tuo tempo libero ? Esco con i miei amici, vado in val di Fassa e vado a fare volontariato.

6 - Ma la tua situazione sentimentale? Piano piano ce la faccio anche perchè c’è una ragazza che mi interessa.

7- Qual è il segreto di coordinare tante persone e riuscire a raggiungere l’obiettivo? Il segreto è mettersi nei panni di chi sta dall'altra parte. Poi mi confronto con gli altri e la maggioranza vince.

TOMMASO CAPUANO

Età 18 anni, vive a Cambiago in provincia di Milano.

Tommaso Capuano residente a Cambiago (MI) è volontario della CROCE ROSSA ITALIANA, è nato il 04/06/2003. Premiato per il suo servizio di volontariato a favore dei bambini e delle persone più deboli. Per la testimonianza dei valori di solidarietà e accoglienza, anche attraverso video e canali social. Tommaso ha scelto di impegnarsi con la Croce Rossa Italiana, dedicando ad attività sociali il tempo libero dagli studi liceali. Ha dato un grande apporto, con continuità, alla distribuzione di abbigliamento e dei pacchi alimentari. Si è speso anche nel servizio di doposcuola, assistendo bambini e ragazzi in difficoltà nello svolgimento dei compiti.

ANNA KOWALSKA

A polish teacher in Sardinia
In love with Sardinia, in love with nature

Although she is Polish, she arrived on the island to teach her own English.

But every time Anna goes to the beach, in the bag she carries, she always shoves a bag and a glove.

She always collects objects or pieces of plastic, small big enemies of the environment, part of that poison produced by the man floating on its surface.

Anna decided to do so not only by collecting waste alone, but also starting a sharing project under the name of "Clean Coast Sardinia". This association was born in 2018.

Clean Coast Sardinia wants to be a sort of reference point for the various initiatives that concern the island.

We have to learn a lot from this association and every small town , like ours for example, should have one similar. We will think about it!

ANNA TAYLOR

18 ANNI - ATTIVISTA PER L'AMBIENTE

Anna Taylor, a 18 anni, ha co-fondato il UK Students Climate Network (UK SCN), ispirandosi agli scioperi climatici di altri paesi. Lo UK Student Climate Network chiede una riforma scolastica e un nuovo progetto "GREEN" per la Gran Bretagna

Anna Taylor sta lottando per un miglioramento del sistema di istruzione in UK.

Una delle sue richieste al governo è la riforma del programma scolastico, perché si occupi del problema ambientale che è la minaccia più grande del nostro futuro. Quello che Anna Taylor dice è che gli scioperi fatti per i problemi climatici servono anche ai ragazzi, per fare in modo che si documentino meglio e capiscano quanto è grave il problema del cambiamento climatico

CI VEDIAMO TRA 15 GIORNI CON ALTRE STORIE DI BELLA GENTE!

Credits:

Creato con un’immagine di geralt - "handshake shaking hands peaceful"