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Bagagli PARTENZE, ARRIVI E FERMATE DELL'ESSERE INSEGNANTE

I.C. di Rudiano - a.s. 2021-2022 - Interventi didattico-educativi a favore dell'inclusione sociale e delle dinamiche interculturali

Partiamo da qui

Interventi didattico-educativi a favore dell'inclusione sociale e delle dinamiche interculturali.

Cosa avete pensato leggendo il titolo dell'ennesimo corso di formazione che vi tocca in quest'anno di prova?

Quali parole o sigle hanno preso forma nei vostri pensieri?

Di cosa vi aspettate possa trattare questo "corso"?

Questo è quello che si è fatto largo nella vostra mente?

Nell'ottobre del 2019 ho partecipato ad un convegno di etnopsichiatria. Argomento specifico ma nello stesso tempo vastissimo, che solo apparentemente non aveva nulla a che fare con il mio ruolo di docente.

Eppure ho preso pagine e pagine di appunti fittissimi sulla mia agenda e tra gli innumerevoli spunti uno mi è rimasto impresso in maniera indelebile:

"La diagnosi: farne a meno, servendosene."

Tutto ciò che ci/vi è venuto in mente a proposito dell'inclusione è corretto, esiste e non va ignorato, ma non deve diventare l'oggetto principale della nostra attenzione, né tantomeno del nostro confronto.

Spesso corriamo il rischio di ridurre la realtà, che è complessa per definizione, a una serie di categorie che ci danno l'illusione del controllo e che, quindi, diventano rassicuranti, ma sono troppo analitiche.

Facendo metaforicamente a pezzi chi ci sta di fronte, ne perdiamo l'essenza. Ogni persona è declinata al singolare e ha tonalità e sfumature uniche in qualsiasi modo ci si presenti.

Una diagnosi mette da parte queste peculiarità del singolo, è paradossalmente generalizzante nel suo essere analitica. Viviseziona un disturbo, mette una o più etichette che ci fanno sentire al sicuro, perché da queste ci aspettiamo la soluzione al problema. Peccato non sia così.

Per evitare che tutte le parole dell'inclusione diventino tappi che soffocano le differenze soggettive, vi chiedo di metterle sottovuoto per la durata di questa chiacchierata.

Sperimentiamo inclusione ed esclusione
Schema a Y

Utilizziamo lo schema a Y per ascoltare e capire questo video:

D'amore si vive di Silvano Agosti (1984)

Confrontiamoci...

La scuola è mogia e per nulla precisa in quello che sarebbe il suo compito. E' una cazzata e una gabbia in cui si è prigionieri, quando al contrario dovrebbe insegnare a essere liberi e a vivere. Lo dicevano anche i ragazzi di Don Milani in Lettera a una professoressa:

"C'è poco nella vostra scuola che serva alla vita."

Ce lo dicono i dati sulla dispersione scolastica:

Dati relativi al luglio 2021 - https://www.invalsiopen.it/risultati/risultati-prove-invalsi-2021/dispersione-scolastica-italia/
Come negli anni '60
Sempre da "Lettera a una professoressa"

Eppure la Costituzione della Repubblica italiana dice...

Articolo 3, comma 2 - E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 4 - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Basterebbe anche "solo" questo per interrogarsi sul ruolo di ogni cittadino e soprattutto di ogni insegnante nel rendere concreta l'inclusione sociale.

Se poi analizzassimo le cause della dispersione scolastica, ci accorgeremmo di quanto fare la nostra parte sia fondamentale.

https://www.invalsiopen.it/cause-dispersione-scolastica/

Che fare, dunque?

Proviamo a cambiare prospettiva. Facciamo quello che ci suggerisce il bambino nel documentario di Silvano Agosti: scopriamo e accogliamo modi diversi di pensare, svestiamo i panni degli adulti superiori e maliziosi, facciamo in modo che il nostro sguardo sia disincantato.

"Diario di scuola", Daniel Pennac

Pensate agli studenti e alla studentesse che avete in classe: di cosa è fatta la cipolla che portano con sé in classe? Di quali strati si compone? Cosa c'è dentro quel fardello?

Adesso riuscite a vederli per ciò che sono? Riconoscete il loro essere persone uniche e originali, come lo è ognuno?

Ciò che facciamo o dovremmo fare a scuola non deve essere importante per la scuola ma per chi abbiamo di fronte a noi, che sia per un'ora di lezione o per anni. E lo deve essere anche per noi.

Il movimento è costante ed è fuori, dentro, fuori.

IN PRATICA

Domande di senso: da Billy Elliot alla programmazione annuale per una classe terza.

Scippare non è shippare: tra neologismi, calchi e autarchia linguistica.

Lavoro sulle parole (albo Vorrei dirti) insieme all'esperimento "social" (uso di parole desuete in una conversazione su Whatsapp con i coetanei)

Lavoro sulle parole cadute in disuso: Il dimenticatoio

Il sensazionario a partire da una pagina Istagram

Lib(e)ri sentimenti: un viaggio nelle emozioni.

Fifa nera, fifa blu: un viaggio nella paura.

Odi et amo

La revisione del testo: orrori social.

Infinito: istruzioni per l'uso.

Lavoro sulla demografia: i pregiudizi sulle migrazioni.

Lavoro sugli stereotipi relativi ai continenti e agli Stati

Lavoro sulle fake news relative al cambiamento climatico

Lavoro di educazione civica: "Se io fossi il sindaco"

Lavoro su Napoleone: la propaganda tramite i ritratti dell'imperatore francese e intervista impossibile.

A spasso nella storia: il Risorgimento tra le vie di Brescia.

Role play sulle scoperte geografiche.

E voi? Avete percorsi da condividere?
Vi è venuta qualche idea guardando i ragazzi da una nuova prospettiva?
Cosa ho imparato sull'inclusione facendo l'insegnante?

"Non ci si può accontentare di un treno veloce per dire che si vive e si vive bene; non serve, se la vita non attraversa il cuore. Ci si deve girare dalla parte di chi ci siede accanto e guardarlo in volto per ricordarsi del nostro. L'amore è fare posto a chi entra nello scompartimento della nostra vita, senza la voglia di alzarsi alla ricerca di un altro angoletto tranquillo."

Nandino Capovilla - Betta Tusset, Non sapevo che il mare fosse salato

"Sei sicura?" "Non ho alcun dubbio" ; "Quella è una persona davvero autorevole: non ha mai dubbi"; "Avrò chiuso il gas?"; "Sono in dubbio se consegnare o ne questo lavoro". Non avere dubbi, normalmente, è considerato un fatto positivo. Il dubbio è il male: lo si fa coincidere con l'essere privi di certezze, di un'idea precisa. [...] Il dubbio è grigio, laddove i sicuri sanno cosa sia nero e cosa sia bianco, giusto e sbagliato, lecito e illecito. Il grigio, l'incertezza, è né carne né pesce: bianco sporco, o nero stinto. Il dubbio non è muscolare. Eppure, dobbiamo operare un cambiamento di paradigma, il dubbio è fecondo. Senza il dubbio non c'è avanzamento della conoscenza. Chi non ha dubbi, e pensa di sapere già tutto quello di cui ha bisogno, si frega con le proprie mani. Si chiude in una sorta di autoreferenzialità cognitiva e non si concede la possibilità di evolvere. La certezza è la fine dell'evoluzione.

Vera Gheno, Le ragioni del bubbio

Ho imparato a dire: "Non lo so", "Non so cosa fare né dove andare". Ma a non scendere dal treno.

Ho imparato che i binari che credevo fossero i migliori a volte erano "giusti" per me, ma non per chi era insieme a me.

Ho imparato a sedermi nello stesso scompartimento di chi potrebbe far deragliare il mio treno, a fermarmi con lui o con lei ad una stazione e a scegliere nuove coincidenze.

Perché la meta non è arrivare, ma non arrivare soli avendo lasciato indietro qualcuno.

Un'ultima metafora

"Diario di scuola", Daniel Pennac
Bibliografia e sitografia

Nandino Capovilla, Betta Tusset, Non sapevo che il mare fosse salato, Paoline Editoriale Libri, 2017

Vera Gheno, Le ragioni del dubbio, Einaudi, 2021

Daniel Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli, 2013

Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, 1967

https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione

https://www.invalsiopen.it/risultati/risultati-prove-invalsi-2021/dispersione-scolastica-italia/

https://www.invalsiopen.it/cause-dispersione-scolastica/

GRAZIE A TUTTE E TUTTI

Created By
Annalisa Casanova
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Credits:

Creato con immagini di Mikes-Photography - "luggage bags suitcase" • derek - "lone peak" • lovelyday12 - "concept idea paper light bulb on white background" • EliFrancis - "books stack book store"