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Rapporto annuale 2021 Campax – make change happen

Sono passati cinque anni dalla fondazione di Campax. Per le startup, i cinque anni sono spesso considerati gli anni critici da superare. E noi li abbiamo superati, eccome!

Siamo lieti/e di presentare la relazione annuale del 2021. Ancora una volta Campax ha conosciuto un anno di grande crescita: la nostra comunità è cresciuta fino a superare le 530'000 persone. La nostra comunità è composta da persone che possiamo contattare via e-mail. Ciò significa che circa il 6,5% della popolazione svizzera fa parte della Campax comunità. Questa crescita, insieme ad altre misure intraprese, ha portato anche a un aumento delle donazioni: per la prima volta Campax ha ricevuto più di un milione di franchi svizzeri in donazioni in un anno. Questi sviluppi hanno permesso a Campax di ampliare il team, nel frattempo composto da 13 persone.

Nell'ultimo trimestre abbiamo avviato una ristrutturazione interna per il 2022 e sono stati creati ulteriori posti di lavoro. Più dipendenti significa più risorse per campagne e azioni. Ecco perché Campax è stata in grado di eseguire più azioni rispetto al passato. Il Tour de Climat, parte della campagna sulla Banca nazionale svizzera, ha permesso di realizzare con successo il più grande progetto mai intrapreso da Campax.

Strategia e sviluppo tecnologico

La riorganizzazione dell'ufficio, iniziata nell'ultimo trimestre dell'anno di riferimento, ha come obiettivo principale quello di approfondire ulteriormente l'impegno della nostra comunità, a differenza degli anni precedenti, quando l'obiettivo era soprattutto la crescita della comunità.

Fulcro del progetto è la nuova divisione Community & Platforms, diretta da Armelle Ako, che nel 2022 si occuperà di ampliare il nostro lavoro di volontariato attraverso i nuovi organizzatori e le nuove organizzatrici della comunità. La crescita costante ha anche portato il comitato a decidere nel terzo trimestre di rafforzare la leadership di Campax affiancando una seconda persona alla direzione. Il processo di assunzione per questa posizione è iniziato alla fine dell'anno con la supervisione di una commissione di head hunting e il comitato è fiducioso che l'assunzione avverrà nel primo trimestre del 2022.

Tuttavia, la strategia di Campax è rimasta in gran parte la stessa: riunire il maggior numero possibile di persone di mentalità progressista in Svizzera per le campagne di Campax, sostenerle, lanciare e condurre le proprie campagne.

Per quanto riguarda l'impiego della tecnologia, molto importante per Campax come da tradizione, il 2021 è stato all'insegna del consolidamento. Il nostro database è stato ulteriormente sviluppato e integrato con altri sistemi di terze parti. La piattaforma Collect per la raccolta di firme per iniziative e referendum è stata ulteriormente ottimizzata e gli errori sono stati corretti. Ora siamo dunque in grado di fornire uno strumento ben sviluppato per la partecipazione ai processi di democrazia diretta alla nostra comunità.

Relazioni in merito alle campagne

Coronavirus

All'inizio del 2021 abbiamo lanciato un sondaggio nella comunità di Campax sulle misure contro il coronavirus allora in vigore. 11’840 persone hanno partecipato esprimendo preoccupazione, rabbia, disperazione e speranza. Mai prima d'ora abbiamo ricevuto così tante risposte a uno dei nostri sondaggi. Leggendo le risposte, si è notata soprattutto una cosa: il tema del coronavirus è in grado di suscitare grandi emozioni.

La comunità di Campax, quando si tratta di misure contro il coronavirus, rispecchia probabilmente le divisioni presenti nell'intera società. Questo ci ha posti in una situazione difficile. Vogliamo essere una comunità che condivide valori comuni, ma la risposta a questa crisi ha portato anche a disaccordi all'interno della comunità di Campax. Con Campax vogliamo creare tutti/e insieme una comunità che si impegni affinché nessuno/a venga lasciato indietro. Da un punto di vista sociale, economico, sanitario. Questa missione non è mai stata così difficile come durante la pandemia.

A febbraio, prima che il Consiglio generale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si riunisse a marzo per decidere una deroga all'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS), ci siamo rivolti al Consigliere federale Guy Parmelin. Gli abbiamo chiesto di sostenere la richiesta di deroga temporanea all'accordo TRIPS e di sostenerne l'adozione. L'adozione della deroga TRIPS costituisce un fattore importante della soluzione globale per la lotta contro il coronavirus ed è un nostro dovere umanitario. Una deroga temporanea avrebbe permesso la divulgazione a livello internazionale delle conoscenze rilevanti per il COVID-19 su vaccinazioni, trattamenti e test. Mentre quasi 100 paesi sono già favorevoli, paesi privilegiati come la Svizzera hanno respinto questa richiesta – una posizione sbagliata dal punto di vista di Campax. Alla fine di maggio, Campax ha commissionato un sondaggio Omnibus che ha coinvolto 1000 cittadini/e svizzeri/e rappresentativi/e della popolazione. È emerso che il 73% dei/delle partecipanti è d'accordo. Per questo motivo, in giugno abbiamo chiesto al Consiglio federale, insieme alla comunità, di abolire l'obbligo di brevetto per i farmaci terapeutici COVID-19.

A marzo abbiamo reagito alle numerose manifestazioni avvenute in tutta la Svizzera contro le misure del Consiglio federale contro il coronavirus con l'azione #NoLiestal e creato un muro collegato a twitter con foto e video sul quale la comunità di Campax ha potuto esprimersi a favore delle misure. Lo scopo era quello di creare un contrappeso rispetto alla minoranza delle voci critiche nei confronti delle misure, allora molto rumorosa.

In collaborazione con Radio 1, abbiamo lanciato e organizzato il Jackpot vaccinale per motivare le persone a vaccinarsi. Radio 1 ha messo a disposizione il premio e Campax ha creato il modulo di partecipazione, supervisionato l'estrazione e si è occupata della comunicazione sui social media.

In ottobre abbiamo lanciato un altro grande sondaggio nella comunità riguardo alla disponibilità a vaccinarsi tra la popolazione svizzera. Ci è giunto un numero incredibile di feedback – oltre 17’000 persone si sono espresse in merito.

I risultati di questo sondaggio hanno posto ancora una volta il team di fronte a un dilemma. Durante la pandemia, il comitato e il team si sono impegnati/e in modo decisivo a favore di misure che salvino vite umane. Il feedback della comunità è stato molto eterogeneo in questo sondaggio e migliaia di risposte sono state molto critiche nei confronti delle misure in vigore. Il team ha pubblicato questi risultati in modo trasparente e in seguito è stato fortemente criticato sia da sostenitori/trici delle misure, che da chi ha posizioni critiche nei confronti di come sono state gestite le misure contro il coronavirus. Resistere a queste tensioni è una delle sfide che Campax dovrà affrontare anche in futuro. Ma abbiamo sicuramente imparato molto da questo e cercheremo di comunicare ancora meglio gli argomenti a favore delle posizioni che prendiamo.

Campagna per la protezione del clima della Banca nazionale svizzera (BNS)

Alla fine di marzo 2021, il rapporto pubblicato dall'organizzazione britannica Positive Money ha concluso che la Banca nazionale svizzera (BNS) ha ottenuto risultati peggiori in materia di clima rispetto alle sue controparti europee. E nemmeno queste sono esattamente dei modelli da seguire. La BNS investe miliardi in imprese che operano nel settore delle energie fossili. Così facendo, da sola produce la stessa quantità di emissioni di CO2 prodotta dalla tutta la Svizzera! La decisione di dicembre 2020 di abbandonare le imprese carboniere è solo una goccia nell'oceano (questa decisione si è rivelata una messinscena a maggio, e noi abbiamo risposto con una petizione al presidente della BNS Thomas Jordan).

Alla fine di marzo 2021, in risposta ai cattivi risultati internazionali della BNS, abbiamo chiesto alla nostra comunità di esprimere il proprio parere alla BNS tramite tweet o e-mail. Una settimana dopo abbiamo inoltre invitato i nostri membri a unirsi a un gruppo di attivisti/e partecipando ripetutamente ad azioni online e offline a favore di una piazza finanziaria ecologica in Svizzera. Nel frattempo quasi 1’000 persone hanno risposto a questo appello.

Le azioni successive si sono susseguite rapidamente. A fine aprile eravamo presenti all'Assemblea generale della BNS. In costume ci siamo sistemati/e su entrambi i lati dell'ingresso e abbiamo servito agli ospiti un “cocktail fossile”. La stampa era sul posto, ma purtroppo solo pochi rappresentanti della BNS sono passati davanti a noi. Solo più tardi abbiamo appreso dalla polizia che tutti/e avevano usato l'ingresso laterale (dove la polizia comunale, nonostante le nostre insistenti richieste, non ci aveva permesso di posizionarci). Evidentemente i/le rappresentanti della BNS non hanno avuto il coraggio di affrontarci.

All'inizio di agosto abbiamo sostenuto la settimana d'azione “Rise Up for Change”, partecipando alla mobilitazione e organizzando un'azione di solidarietà online per gli attivisti/e del clima che, nell'ambito del “Rise Up”, avevano occupato gli ingressi del CS e di UBS nella Paradeplatz di Zurigo.

Il fulcro della campagna della BNS del 2021 è stato sicuramente il Tour de Climat. Il progetto si è concentrato sui principali azionisti della BNS, i 26 cantoni svizzeri. Con il Tour de Climat, Campax le ha chiesto di assumersi le sue responsabilità.

Con una folla di attivisti/e abbiamo pedalato da cantone a cantone e consegnato a tutti/e i/le 26 ministri/e cantonali delle finanze una petizione in cui li/le invitiamo a impegnarsi per un disinvestimento della BNS. In questo modo abbiamo attirato l'attenzione dei media locali e nazionali e inserito il tema nell'agenda della politica cantonale. Particolarmente efficaci durante il tour sono state anche le spettacolari azioni con striscioni: sulla cascata del Reno, al Martinsloch e sulla Jungfraujoch abbiamo esposto la nostra richiesta in modo estremamente prominente e mediatico! Inoltre, cosa forse ancora più importante, abbiamo riunito attivisti/e per il clima provenienti da ogni parte del paese e da tutte le regioni linguistiche, il che ha portato a innumerevoli nuovi contatti e amicizie. Ringraziamo di cuore tutti/e i/le donatori/trici e attivisti/e che hanno reso possibile questo grande progetto!

Diciamo anche grazie per aver organizzato e offerto una cena ai/alle partecipanti o per averci ospitati!

Le cifre principali del Tour de Climat in breve:

  • Durata: 14 agosto – 18 settembre
  • 36 giorni, 35 notti
  • 332 partecipanti
  • 1’471 chilometri percorsi in bicicletta
  • 14’011 metri di dislivello superati
  • 26 petizioni consegnate
  • 0 appuntamenti mancati
  • 3 striscioni esposti con successo (cascate del Reno, Martinsloch e Jungfraujoch)
  • 2 azioni di esposizione di striscioni interrotte (a causa del maltempo e per ragioni di sicurezza)
  • 10 gomme a terra
  • 2 abrasioni
  • 0 incidenti gravi
  • 74 (o più) articoli sui media
  • 849 foto su Flickr e una dozzina di video su Vimeo

Subito dopo la conclusione del tour, il 24 settembre si è tenuta a Berna l'assemblea plenaria della Conferenza dei direttori e direttrici delle finanze. Naturalmente non ci siamo lasciati/e sfuggire questa opportunità. Ci siamo posizionati/e di fronte all'ingresso della sala conferenze e abbiamo alzato tutti i 26 striscioni di # TourDeClimat. In questo modo abbiamo nuovamente invitato i direttori e le direttrici delle finanze a fare in modo che la Banca nazionale non investa più nelle energie fossili.

Infine, a dicembre, nell'ambito della campagna sulla BNS, si sono svolte le ultime azioni del 2021: San Nicolao e il suo aiutante (“4future”) hanno ammonito il direttore della BNS. Ci siamo travestiti/e da San Nicolao e Schmutzli presso la sede della BNS a Zurigo per portare a Thomas Jordan la più grande scopa di rami secchi del mondo per i suoi “cattivi” investimenti in compagnie petrolifere, di gas e carbone. Per l'azione abbiamo prodotto dei video in anticipo – coinvolgendo la comunità di Campax tramite Videoask – e durante l'azione stessa.

Pochi giorni dopo abbiamo motivato i nostri membri a sensibilizzare i/le parlamentari cantonali sul tema attraverso azioni di volantinaggio. Nei Cantoni di Basilea, Soletta e Zurigo, i membri locali di Campax hanno attuato questa misura in modo autonomo. Al momento dei dibattiti cantonali sul bilancio, distribuivano volantini all'entrata dei rispettivi parlamenti e tenevano alti gli striscioni "Decarbonize the National Bank".

Insurance

Progetti come oleodotti e raffinerie non possono essere realizzati senza prestazioni assicurative. La campagna internazionale “Insure Our Future” (“Assicurate il nostro futuro”) ha l'obiettivo di convincere le compagnie assicurative di tutto il mondo a ritirarsi dai progetti legati alle energie fossili. Campax è la rappresentante svizzera di questa campagna. A marzo abbiamo inviato una lettera aperta e una petizione al CEO del Gruppo Zurich Assicurazioni, Mario Greco. In questa abbiamo chiesto a Zurich di interrompere i suoi servizi assicurativi per tutti i progetti che estendono la produzione di petrolio e gas o dipendono da una tale espansione. Abbiamo inoltre chiesto loro di lasciare scadere i servizi assicurativi per le operazioni esistenti entro un lasso di tempo coerente con l'obiettivo dell'IPCC di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

Il giorno dell'assemblea generale di aprile abbiamo appeso, in un freddo gelido e nel mezzo di una tempesta di neve, uno striscione alto 13 metri da un edificio di fronte alla sede centrale di Zurich Assicurazioni. Non ci è voluto molto prima che i/le dipendenti dell’azienda uscissero dall'edificio per scattare fotografie della spettacolare azione.

Due mesi dopo abbiamo lanciato una petizione all’indirizzo dell’assicurazione Chubb Ltd. relativamente sconosciuta in Svizzera, che opera principalmente in Nord America. Abbiamo chiesto a Chubb di ritirarsi dall'assicurazione dell'oleodotto TMX, che attraversa il Canada. La consegna della petizione, con circa 5’000 firme, è avvenuta pochi giorni dopo, in concomitanza con un'azione via e-mail e Twitter.

Che un errore possa avere effetti positivi lo dimostra l'episodio riguardante l'East African Crude Oil Pipeline (EACOP). In un'e-mail inviata ai nostri membri, abbiamo informato che Swiss Re e Zurich Assicurazioni avrebbero assicurato l'EACOP. Una formulazione imprecisa. Questo perché attendavamo conferma da entrambi gli assicuratori che non avrebbero assicurato tale oleodotto. Poiché i contratti assicurativi non sono pubblici, dipendiamo da una conferma ufficiale degli assicuratori in merito al fatto se l'oleodotto venga o meno assicurato da loro. Se un’assicurazione fornisce questa conferma pubblica, altre assicurazioni subiscono pressioni affinché non entrino o vengano estromesse dal progetto. Al momento dell'e-mail, Campax non aveva ancora ricevuto tale conferma né da Zurich né da Swiss Re.

Questa email ha sollevato un polverone. Diverse centinaia di migliaia di persone sono così venute a conoscenza di questo oleodotto e di una possibile partecipazione di Swiss Re e Zurich. Ciò ha esercitato una pressione tale su Swiss Re che il giorno successivo questa ha comunicato la conferma alla campagna ufficiale stop EACOP. Zurich lo aveva già fatto alcuni giorni prima, ma non ne aveva informato Campax. Ci congratuliamo con Swiss Re e Zurich Assicurazioni per aver fatto la cosa giusta e non assicurare questo oleodotto. Queste due conferme sono un passo importante nella prevenzione della realizzazione dell'EACOP. Possiamo quindi parlare di una vittoria di tappa.

La nostra azione durata diversi giorni alla conferenza dei riassicuratori a Baden-Baden (Germania) a metà ottobre ha attirato molta attenzione, anche da parte dei/delle partecipanti. All'inizio dell'importante conferenza abbiamo ricevuto i/le rappresentanti di fronte al centro conferenze e abbiamo mostrato loro come tutti/e noi abbiamo l'acqua alla gola. Il giorno dopo c'è stato un ricevimento. Qui gli assicuratori hanno discusso con i/le nostri/e esperti/e su come raggiungere l'obiettivo di 1,5°C dell'accordo di Parigi sul clima. Anche la Swiss Re era presente e abbiamo potuto instaurare un dialogo costruttivo.

A novembre, Zurich Assicurazioni ha annunciato un passo avanti rispetto al petrolio e al gas. Ha dichiarato che non assicurerà più i cosiddetti progetti di esplorazione petrolifera "greenfield" – vale a dire nuovi progetti su terre che non erano mai state utilizzate prima. Questi progetti sono esclusi, a meno che Zurich non ritenga che esistano “piani di transizione sensati”. Zurich si è inoltre impegnata a non assicurare più la trivellazione e l'estrazione di petrolio e gas in alcune parti dell'Artico. Questo passo di Zurich Assicurazioni è positivo, ma poco più che simbolico e lungi dall'essere sufficiente. Infatti, questa nuova polizza greenfield consente all'assicuratore di proseguire come di consueto nell'espansione di petrolio e gas. La loro polizza sulle sabbie artiche e bituminose esclude solo il 10,4% dei piani di espansione del petrolio e del gas a breve termine. L'89,6% dei piani di espansione può quindi essere ancora perseguito secondo le vecchie polizze. Tuttavia questo sviluppo dimostra che la pressione funziona. Tutti i nostri striscioni appesi, le nostre petizioni, le proteste, le foto, la strategia sui social media e, non da ultimo, i colloqui personali con persone chiave presso Zurich Assicurazioni stanno ora dando i primi frutti.

Ciononostante siamo tornati/e alla carica e con una campagna online abbiamo criticato Zurich Assicurazioni per la sua campagna di greenwashing #ZTalksbyZurich. Non vogliamo essere fraintesi/e: piantare alberi è una buona cosa. Ma in qualità di uno dei maggiori assicuratori di progetti petroliferi e del gas al mondo, Zurich Assicurazioni potrebbe ora dare un contributo importante nella lotta contro il cambiamento climatico e porre fine a queste assicurazioni dannose per la terra!

Diritti umani

#NoComplicity

La campagna #NoComplicity, che difende i diritti umani della minoranza uigura in Cina, ha prodotto effetti. I campi di detenzione nella regione del Turkestan orientale (Xinjiang) ospitano oltre un milione di uiguri/e e persone appartenenti ad altre minoranze etniche. Nel settembre 2020, insieme all'Associazione uigura svizzera e all'Associazione per i popoli minacciati, abbiamo presentato una petizione con oltre 23’000 firme che chiedeva una rinegoziazione dell'accordo di libero scambio con la Cina. Continua a leggere nel blog... Il 25 giugno 2021 la Commissione di politica estera del Consiglio nazionale si è pronunciata proprio in tal senso. La Commissione intende incaricare il Consiglio federale di inserire nelle negoziazioni dell'accordo un capitolo sui diritti umani. Questo è un grande successo per Campax.

Nella stessa campagna sosteniamo anche la richiesta di un gruppo di organizzazioni per i diritti umani di un boicottaggio diplomatico dei Giochi olimpici invernali 2022 in Cina alla fine di giugno.

Bielorussia

Dopo le enormi proteste contro le elezioni presidenziali manipolate a partire da agosto 2020, continuiamo a sostenere l'opposizione bielorussa nel 2021. A gennaio, insieme a Libereco e all'Alleanza d'Azione Bielorussa, abbiamo contribuito a diffondere una petizione dello studente bielorusso Sasha Kuzmich. I giovani sono una delle forze trainanti dietro le proteste in Bielorussia. Gli studenti non solo vengono arrestati, ma anche espulsi dall'università e vengono privati delle borse di studio. Ci siamo opposti/e a questo insieme ai nostri partner. Poco dopo, con una petizione, abbiamo anche protestato con successo contro lo svolgimento dei campionati mondiali di hockey su ghiaccio in Bielorussia. In marzo, insieme ai nostri alleati, abbiamo chiesto al Consiglio federale di adottare le sanzioni imposte dall'UE contro la Bielorussia. Il Consiglio federale si è mosso rapidamente e pochi giorni dopo ha esteso le sanzioni nei confronti della Bielorussia in conformità con il modello dell'UE. Ci siamo anche rivolti/e direttamente al regime bielorusso chiedendo il rilascio di tutti/e i/le prigionieri/e politici/che. Sfortunatamente, con scarso successo: attualmente, oltre 1’000 prigionieri/e politici/che soffrono in condizioni di detenzione disumane, tortura, maltrattamenti e lavoro forzato nelle carceri bielorusse.

A maggio, come segno di solidarietà e onde ribadire la nostra intenzione di continuare a lavorare con le organizzazioni partner sul tema, la comunità di Campax ha potuto ordinare da noi gli adesivi “Free Belarus”. In occasione dell'anniversario della detenzione di Natallia Herrsche, una cittadina bielorussa di nazionalità svizzera arrestata arbitrariamente durante una manifestazione a Minsk il 19 settembre 2020, abbiamo presentato una petizione al ministro degli esteri Ignazio Cassis. Gli abbiamo chiesto di adoperarsi per la liberazione della signora Herrsche e per l'estensione delle sanzioni contro la Bielorussia. Insieme a Libereco abbiamo inoltre organizzato una veglia per Natallia Herrsche a Zurigo.

Al Berner Fernweh Festival il 29 ottobre 2021 avrebbe dovuto tenersi una serata culturale bielorussa, organizzata dall'ambasciata bielorussa e dal console onorario bielorusso Hermann Alexander Beyeler, noto divulgatore di teorie cospirative e fedele sostenitore del dittatore bielorusso Lukashenko. In segno di protesta e contro la serata culturale, Campax ha organizzato insieme a Libereco un'azione di protesta tramite e-mail e Twitter. Abbiamo motivato le nostre comunità a chiedere a organizzatori, location e partner del festival, via e-mail e Twitter, di annullare la serata culturale. Con successo: solo poche ore dopo la nostra chiamata, l'evento è stato annullato. Un esempio perfetto di un'azione online semplice e veloce!

Frontex

Frontex, l'agenzia europea per la gestione delle frontiere di cui la Svizzera è membro dal 2011, è accusata da anni di aver partecipato a pushback illegali. Si tratta dell'allontanamento forzato di rifugiati/e dallo spazio Schengen senza dare loro la possibilità di presentare una domanda di asilo: ciò è illegale.

Nonostante le prove schiaccianti rese pubbliche alla fine di gennaio, il direttore di Frontex Fabrice Leggeri ha rifiutato che un'inchiesta esterna facesse luce sugli incidenti. Documenti interni che sono stati resi pubblici dimostrano anche che Leggeri era a conoscenza degli incidenti e ha mentito al Parlamento europeo durante un interrogatorio. Campax è fondamentalmente molto critica nei confronti di Frontex e della partecipazione della Svizzera a Frontex. Finché la Svizzera contribuirà con risorse finanziarie e umane a Frontex, dovrà essere garantito almeno il rispetto dei diritti umani. Affinché ciò possa essere garantito, sono necessarie riforme globali. In collaborazione con WeMove Europe, Campax ha quindi invitato il Consiglio federale a sostenere le dimissioni di Leggeri e a sospendere la partecipazione svizzera a Frontex fino a quando non sarà garantito il rispetto del diritto internazionale.

A novembre abbiamo inoltre sostenuto la raccolta di firme per il referendum contro la partecipazione della Svizzera a Frontex (maggiori informazioni nella sezione Collect).

Uguaglianza

Il 21 gennaio, giorno della Marcia mondiale delle donne, non siamo stati/e in grado di partecipare alla marcia a causa della pandemia, ma abbiamo comunque fatto qualcosa a favore della parità. Vi è infatti un'urgente necessità di affrontare meglio le problematiche che le donne di tutto il mondo si trovano ad affrontare. Le autorità per i diritti umani affermano che la violenza di genere e le disuguaglianze sul posto di lavoro sono ancora gravi così come lo erano 25 anni fa. Non solo, ma anche il finanziamento di iniziative volte a promuovere la parità dei diritti delle donne si sta rivelando profondamente inefficace. Per questo motivo abbiamo sostenuto The Global Count, un sondaggio globale di Women's March Global. In questo sondaggio le donne e le persone che non si identificano in un genere specifico definiscono il modo in cui le istituzioni globali dovrebbero operare a favore dell'uguaglianza di genere. Si tratta di una preziosa possibilità affinché le loro voci siano ascoltate e le loro esperienze quantificate in tutto il mondo. In questo modo viene presentato ai decisori globali e nazionali un quadro reale delle riforme più urgenti necessarie.

Quando il 16 agosto 2021, la direzione interamente maschile della Banca cantonale di Sciaffusa (SHKB) ha comunicato di aver ridotto di due settimane il congedo di maternità al minimo prescritto dalla legge (presumibilmente per motivi di uguaglianza) a causa del congedo di paternità di due settimane previsto dalla legge, Campax ha attuato una risposta rapida. Con una petizione abbiamo chiesto alla CSICB di ritirare la decisione. A nostro avviso, infatti, non si può parlare di parità di trattamento se le madri – e quindi l'intera famiglia – vengono punite per aver finalmente concesso ai padri un minimo di paternità. Non si tratta piuttosto di voler risparmiare sulla pelle delle mamme? Dopo un breve periodo di raccolta, insieme a Travail Suisse abbiamo consegnato ben 7’000 firme con un'azione in loco.

E la nostra pressione ha funzionato: la SHKB non ha revocato direttamente la riduzione del congedo di maternità. L'introduzione di un congedo parentale per madri e padri con un'indennità in parte al 100% migliora la situazione della stragrande maggioranza dei collaboratori.

Verso la fine dell'anno, Campax ha ricevuto buone notizie riguardo a qualcosa che aveva iniziato anni fa: la campagna #BloodyUnfair, che chiedeva minori tasse sui prodotti per l'igiene mensile. A quanto pare, nel quadro della modifica della legge sull'IVA, l'aliquota d'imposta per questi prodotti dovrebbe essere ridotta al 2,5% nel 2023 o 2024, coronando così la campagna con un successo. Ogni tanto le cose buone si fanno attendere un po'.

Esportazioni di armi

Una delle prime campagne mai lanciate da Campax è finalmente stata coronata da un successo nel 2021! Il Consiglio federale non può più autorizzare autonomamente l'esportazione di materiale bellico. Alla fine del 2017 è stato rivelato che le ditte svizzere di armamenti hanno chiesto alla Confederazione di ammorbidire le restrizioni sulle esportazioni di armi: volevano poter tornare a vendere nei paesi in guerra civile. La richiesta è stata ascoltata dai membri della lobby delle armi a Palazzo federale. Ma per noi era chiaro: fornire armi ai paesi in guerra civile è disumano e incompatibile con la tradizione umanitaria della Svizzera.

In occasione della consegna della nostra petizione, avvenuta già alcuni anni fa, abbiamo smontato simbolicamente un grosso fucile su cui erano state apposte oltre 12'000 firme (ciò che si dovrebbe fare con tutti i tipi di armi). La petizione ha dato il via alla nostra campagna per combattere a tutti i costi le esportazioni di armi verso i paesi in guerra civile e per rilanciare il dibattito sull'allentamento delle direttive sulle esportazioni di armi.

Con proteste davanti a Palazzo federale, lettere ai/alle parlamentari, video sui social media, azioni e-mail, volantini, manifesti, segnaporta e un appello video del parroco Christoph Sigrist, abbiamo fatto appello alla coscienza dei politici, delle politiche e dell'opinione pubblica in generale.

In seguito, insieme all'Alleanza contro le esportazioni di armi verso i paesi in guerra civile, abbiamo presentato in tempo record l'iniziativa correttiva con 126’355 firme valide. All'inizio di ottobre 2021 il Parlamento ha approvato le principali richieste dell'iniziativa correttiva. Questo è un grande successo!

Il Consiglio federale non può più decidere autonomamente in merito alle esportazioni di materiale bellico. In futuro sarà molto più facile difendersi dalle esportazioni di armi verso paesi in guerra civile e paesi che violano sistematicamente i diritti umani.

Pelliccia

All'inizio dell'anno siamo andati/e in tournée con il nostro gigantesco animale di stoffa Colby nell'ambito della campagna per il divieto di importazione di prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. L'idea: più persone fanno foto e video con Colby e li condividono sui social media e più volantini distribuiamo, più persone ne vengono a conoscenza. Più persone ne sono a conoscenza e sostengono la richiesta, maggiore è la pressione sui/sulle parlamentari affinché accettino tale richiesta.

Quando abbiamo saputo che la discussione della mozione sul divieto di importazione di pellicce sarebbe stata posticipata da dicembre a settembre, è stato improvvisamente necessario procedere rapidamente. Ecco perché il 20 settembre abbiamo consegnato alla Cancelleria federale, insieme ai nostri alleati di Animal Rights Switzerland, alla Protezione degli animali di Zurigo e alla Fondazione per i diritti degli animali, circa 42’800 firme. Abbiamo inoltre inviato una scheda informativa dettagliata a tutti/e i 200 consiglieri nazionali per posta e per e-mail. In questo modo i/le parlamentari hanno avuto a disposizione tutte le informazioni importanti di cui avevano bisogno per votare. E anche se la votazione si è svolta solo a dicembre, ne è valsa la pena!

Il 10 dicembre, Campax ha suscitato ancora una volta scalpore: la facciata di Palazzo federale è stata illuminata con il nostro animaletto di peluche Colby. Tutto soddisfatto, appallottolato tra due mani protettive, accanto alla scritta “Grazie per un sì!”. Questa immagine simboleggia la nostra speranza per il futuro e la nostra gratitudine: è un ringraziamento alle persone che si impegnano a favore degli animali e danno loro voce. Questa gigantesca proiezione ha rappresentato l'ultimo asso nella manica prima del voto.

Il 13 dicembre 2021, il Consiglio nazionale ha approvato con 144 voti favorevoli e 31 contrari il divieto di importazione di prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. Con la campagna “We Care – We don' t Wear”, Campax ha sostenuto la mozione per oltre due anni.

Alla fine sono state raccolte quasi 45’000 firme, distribuiti migliaia di adesivi e volantini, innumerevoli resoconti sono apparsi sui media e si è fatta con successo molta pressione a livello politico. Da anni i sondaggi mostrano che i consumatori e le consumatrici sono a favore di un simile divieto di importazione, ma gli interventi in tal senso sono sempre falliti in Parlamento. Il nostro impegno è stato ricompensato con una vittoria di tappa. Sfortunatamente, la questione non è ancora del tutto risolta. Nel 2022 sarà dibattuta al Consiglio degli Stati. È un ostacolo ancora più duro del Consiglio nazionale, visto che nel Consiglio degli Stati siedono molti/e politici/che di centro e i partiti di centro in Consiglio nazionale hanno tendenzialmente votato contro il divieto di importazione.

Commento sulle votazioni federali 2021

Il 7 marzo 2021, Campax ha provato sentimenti contrastanti. Ci siamo rallegrati per il fatto che la legge federale sui servizi di identificazione elettronica (legge sull'eID) sia stata chiaramente respinta. Pertanto, un passaporto digitale svizzero emesso da fornitori privati è fuori discussione. Campax ha sostenuto fin dall'inizio la Digitalen Gesellschaft e l'associazione Public Beta e ha aderito al comitato referendario. La nostra comunità ha distribuito assiduamente i volantini, ha mobilitato la cerchia di amici e conoscenti e ha contribuito con donazioni ai costi della campagna.

Al contrario, è stata una delusione che l'iniziativa popolare “Sì al divieto di dissimulare il viso” (“Iniziativa sul burqa”) sia stata accettata dal popolo e dai cantoni. Campax si è mobilitata contro l'iniziativa e ritiene che non abbia nulla a che fare con le politiche di uguaglianza e che le regole di abbigliamento non abbiano nulla a che fare in una società liberale. Inoltre, l'iniziativa proveniva dal noto “Comitato di Egerkingen”, che ha anche lanciato l'iniziativa sui minareti e che ancora una volta strumentalizza un simbolo religioso per promuovere stereotipi sull'Islam e fomentare la paura dell'estremismo.

Per le votazioni del 13 giugno ci siamo impegnati molto con una campagna di affissione e con l'invio di segnaporta e altri strumenti di mobilitazione. La campagna di affissione è stata guidata dalla nostra motivata comunità, che ha partecipato a un servizio fotografico – le immagini migliori sono state poi esposte in spazi pubblicitari in tutta la Svizzera insieme alle loro dichiarazioni. Per garantire l'adozione della legge sul CO2 e motivare tutte le persone a votare, il membro del comitato di Campax, Balthasar Glättli, ha inoltre inviato una e-mail personale alla comunità di Campax. Insieme allo sciopero per il clima ci siamo opposti alla Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (LPM), perché secondo le disposizioni previste, per esempio anche le azioni degli/delle attivisti/e per il clima potrebbero essere considerate atti terroristici.

Per illustrare la problematica dei pesticidi sintetici in Svizzera, insieme ai nostri amici e alle nostre amiche di Leben statt Gift (Vita invece di Veleno), abbiamo prodotto un cortometraggio, sull'esempio del Chlorothalonil e Syngenta. Il cortometraggio è stato pubblicato a marzo, ma purtroppo non ha avuto l'effetto sperato sul voto.

Tuttavia, il 13 giugno si è concluso con un bel po' di frustrazione. Solo l'adozione della legge Covid corrispondeva a quello che volevamo. Il popolo invece ha respinto le iniziative sui pesticidi e sull'acqua potabile e la legge sul CO2 e ha adottato la legge sulle misure contro il terrorismo. Mentre ci attendevamo il risultato del voto sulle misure contro il terrorismo (e anche le prospettive delle iniziative sui pesticidi e sull'acqua potabile, anch'esse in votazione, erano piuttosto fosche già prima del giorno della votazione), il rifiuto della legge sul CO2 è stato piuttosto sorprendente e quindi ancora più frustrante. Purtroppo le forze conservatrici che si opponevano alle due iniziative agricole hanno potuto mobilitare la propria base elettorale allo stesso tempo contro la legge sul CO2. Campax ritiene che sia giunto il momento per la Svizzera che la protezione dell'ambiente e del clima siano meglio ancorate e promosse per legge.

Il 26 settembre Campax ha potuto tornare a festeggiare. Il matrimonio per tutti/e è stato approvato con il 64,1% di voti favorevoli. Già molto prima della votazione abbiamo cercato – con campagne pubblicitarie, davanti a Palazzo federale e su Twitter – di convincere i/le nostri/e parlamentari a dire sì al matrimonio per tutti/e. Tuttavia, poiché era stato lanciato un referendum contro la decisione del Consiglio federale e del Parlamento, il popolo ha avuto l'ultima parola. Con il sì è emerso come una netta maggioranza degli svizzeri abbia superato i dogmi conservatori-discriminatori che per così tanto tempo hanno ostacolato gli/le innamorati/e. Abbiamo chiesto al nostro entourage quali argomenti li convincessero a votare sì e poi abbiamo motivato tutti/e a votare. Anche con i pin abbiamo fatto in modo che le nostre convinzioni fossero visibili ovunque. In questo modo abbiamo promosso un clima di opinione positivo e contribuito a vincere questo importante voto.

In occasione delle votazioni del 28 novembre, la comunità di Campax ha mobilitato i propri amici e le proprie amiche tramite lo strumento Mobilisr, che motiva le persone a votare e dà loro la possibilità di invitare altri/e a votare, a favore dell'iniziativa per le cure infermieristiche e la legge Covid. Questo nonostante avessimo la certezza che una parte della nostra comunità fosse di opinione diversa. Entrambi i progetti sono stati accettati con nostra grande soddisfazione.

SwissLeaks

Campax gestisce la piattaforma di whistleblowing SwissLeaks. Nel 2021 in Svizzera non sono stati segnalati nuovi casi di whistleblowing, a parte i nuovi sviluppi in casi noti come quello di Adam Quadroni o del reparto di cardiochirurgia dell'Ospedale universitario di Zurigo. Inoltre, nel 2021 i casi presentati tramite SwissLeaks si sono ridotti – abbiamo trattato sei casi. In circa la metà di questi casi abbiamo svolto ulteriori indagini e adottato misure. Un caso ha avuto successo. Abbiamo ricevuto un'indicazione riguardo a una società che non ha rispettato le misure sul Covid. L'informatore temeva che non sarebbe rimasto anonimo se si fosse rivolto alla polizia perché viveva in un piccolo villaggio. Dopo uno scambio di informazioni, siamo stati in grado di allertare la polizia, che è intervenuta.

I nostri obiettivi fondamentali per SwissLeaks rimangono duplici: vogliamo offrire un canale sicuro per informatori/informatrici e allo stesso tempo migliorare la protezione giuridica per loro in Svizzera. Per quest'ultimo aspetto, vogliamo costruire un'alleanza di organizzazioni e individui. Ci siamo attivati/e a questo scopo alla fine del 2021. Tuttavia, il progetto si è rivelato piuttosto difficile, poiché i fronti su questo argomento sono molto compatti.

Varie azioni nel 2021

Al World Economic Forum (WEF) 2021 è stato discusso il tema “The Great Reset” – il grande rilancio. Un reset è purtroppo necessario. Ma chiediamo un reset che sia #BesserAlsDavos (#MegliodiDavos). Un reset che non serva solo ai più ricchi. La pandemia ha provocato il maggiore aumento della disuguaglianza sociale da quando si è cominciato a quantificarla. Ecco perché Campax si è unita alla protesta globale della Fight Inequality Alliance e ha organizzato un'azione a Davos, proiettando un messaggio forte al centro congressi. Il video è stato condiviso attivamente dalla comunità di Campax e si è diffuso in tutto il mondo – una protesta online contro il WEF, il quale si è svolto anche online nel 2021.

Nel settembre 2020, insieme ad altre organizzazioni per il clima in tutto il mondo, abbiamo chiesto a BlackRock di smettere di investire in aziende che favoriscono il cambiamento climatico. La pressione ha funzionato: nel gennaio 2021, il CEO Larry Fink ha promesso di richiedere strategie climatiche efficaci alle aziende in cui BlackRock detiene una partecipazione. In caso contrario, BlackRock destituirà il Consiglio di amministrazione o addirittura rimuoverà le società dal suo portfolio. Per garantire che BlackRock mantenga le sue promesse, in aprile abbiamo organizzato un'azione in cui l'artista Marvin Kangsen, insieme ad alcuni/e attivisti/e, ha dipinto un occhio gigante e lo slogan «BlackRock We Are Watching You» sul marciapiede di fronte alla sede di BlackRock in Bahnhofstrasse a Zurigo.

Uno dei momenti salienti del 2021 è stato il vertice USA-Russia tenutosi a Ginevra il 16 giugno. Per l'incontro tra le due superpotenze, Campax ha pensato a qualcosa di speciale: con un'azione di guerriglia tra le navi e gli aerei dell'esercito, abbiamo ricevuto lo statista russo all'atterraggio con il messaggio ben visibile "Pace e sicurezza attraverso il disarmo", affinché, oltre ai colloqui riguardo a questioni commerciali, non si dimentichino dei pericoli elementari. Gli Stati Uniti e la Russia hanno ancora circa 10’000 testate nucleari. Sebbene abbiano un numero sempre più ristretto di scorte di armi nucleari obsolete, il numero di armi nucleari all'avanguardia e sempre pronte all'uso è invece in aumento. Il pericolo atomico aumenta, non diminuisce. Il 7 luglio 2017, 122 Stati delle Nazioni Unite hanno votato a favore di un trattato di proibizione delle armi nucleari e anche la Svizzera ha optato per un "sì" non vincolante. Non c'è da stupirsi del fatto che le due superpotenze non fossero presenti. Finora anche la Svizzera non ha firmato e ratificato il Trattato sul divieto delle armi nucleari. Il voto alle Nazioni Unite non è stato che aria fritta. La maggioranza del Parlamento è favorevole, ma il Consiglio federale si oppone per motivi incomprensibili. Campax ritiene che sia giunto il momento di dirigersi versi un futuro senza armi nucleari. Per questo abbiamo lanciato una petizione al consigliere federale Ignazio Cassis, con la quale lo abbiamo invitato a firmare il Trattato sul divieto delle armi nucleari.

All'inizio di ottobre, Campax ha sostenuto un gruppo di genitori che, con adesivi dal design accattivante per le pettorine riflettenti utilizzate nelle scuole dell'infanzia, hanno attirato l'attenzione sul fatto che il Touring Club Svizzero (TCS) agisce in modo estremamente contraddittorio: da un lato, distribuisce le pettorine riflettenti con il suo logo – sebbene non siano nemmeno finanziate interamente da loro – ai bambini per aumentare la loro sicurezza come utenti della strada. D'altro canto assume una posizione ambigua quando si tratta di garantire una maggiore sicurezza stradale e una maggiore protezione dal rumore con le zone 30. Campax ha aiutato con la logistica e la spedizione, ha creato un sito Web e ha inviato e-mail per le ordinazioni. L'appello a ricoprire il logo del TCS sulle pettorine riflettenti con gli adesivi è stato accolto in modo ambivalente e ha ottenuto molta eco mediatica (20 minuti di reportage) – sono giunte molte lodi e soddisfazione, in contrasto con alcune critiche inaccettabili per toni e modi di espressione.

Quando nell'ottobre 2021 sono stati pubblicati i cosiddetti Pandora Papers, Campax ha dovuto reagire rapidamente. Perché siamo contrari/e al fatto che i ricchi e potenti di tutto il mondo ingannino finanziariamente il fisco o il popolo. Nella primavera del 2021 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati avevano respinto proprio la componente di un progetto secondo cui avvocati e notai sarebbero stati assoggettati alla legge sul riciclaggio di denaro quando forniscono determinati servizi in relazione a società fittizie e trust. Questa porta sul retro avrebbe dovuto essere chiusa già lo scorso marzo, ma i lobbisti sono riusciti a imporsi ancora una volta. Le rivelazioni mostrano chiaramente che avvocati, fiduciari e consulenti svizzeri aiutano i ricchi e i potenti a utilizzare le strutture offshore e le società fittizie per ridurre le loro fatture fiscali e nascondere la loro reale situazione finanziaria. Insieme ai Verdi, Campax ha quindi chiesto con una petizione alla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale di ampliare la legge sul riciclaggio di denaro in modo da assoggettare avvocati, fiduciari e consulenti e di creare un registro accessibile al pubblico che riveli l'identità degli aventi economicamente diritto delle persone giuridiche, i trust e altre strutture giuridiche.

A dicembre abbiamo consegnato una petizione per migliorare il benessere degli animali da reddito insieme alla Protezione Svizzera degli Animali (PSA). La maggioranza del Consiglio intende mantenere la situazione attuale e, nonostante l'urgente necessità di intervenire, rinviare tutte le proposte di miglioramento nell'ambito della discussione sull' "Iniziativa per una Svizzera senza allevamento intensivo". La petizione mirava a convincere i/le parlamentari a impegnarsi per migliorare il benessere degli animali, sia accettando l'iniziativa sull'allevamento intensivo, sia attraverso controproposte dirette e indirette. Purtroppo la maggioranza si è opposta a qualsiasi proposta e quindi a un maggiore benessere degli animali nell'agricoltura.

Una campagna annullata e una sfida per il team

#SägsWiesIsch

Ogni giorno, quando apriamo il giornale, il sessismo, la violenza, il razzismo, la transfobia o l'omofobia vengono minimizzati o riprodotti. Ecco perché, insieme a #Netzcourage e Fairmedia, abbiamo lanciato la piattaforma #sägswiesisch. Lì abbiamo raccolto articoli sui media che parlano in modo insensibile e accomodante di violenza, sessismo, razzismo, transfobia e omofobia. Da lì, gli/le utenti avevano la possibilità di contattare facilmente gli editori responsabili dei giornali via e-mail o Twitter e chiedere loro di cambiare il tipo di linguaggio. Sono stati segnalati anche articoli problematici. Sfortunatamente, lo sforzo per far funzionare la piattaforma era troppo alto e il numero di input era troppo basso, motivo per cui dopo un po' di tempo abbiamo deciso di interrompere l'attivazione di #sägsWiesIsch. Tuttavia, in casi specifici, continueremo ad agire in caso di copertura mediatica problematica.

Riguardo al Team e alla Direzione

Nel 2021, il team, il Comitato e la Direzione di Campax hanno notato come i numerosi argomenti che affrontiamo portino rapidamente allo stress e al sovraccarico. Ciò avviene in particolare quando vengono realizzati grandi progetti contemporaneamente. Il risultato: in futuro la Direzione verificherà prima più attivamente dove concentrare le forze e cosa evitare. È prevedibile che questo non sarà sempre comprensibile per la comunità, ma è inevitabile. È previsto il coinvolgimento della comunità in tali decisioni attraverso dei sondaggi.

Relazione su ACT by Campax

Il 2021 è stato un anno speciale per ACT. Abbiamo ospitato molte petizioni interessanti e abbiamo incontrato e conosciuto interessanti persone impegnate. In totale sono state lanciate 415 petizioni e raccolte 757’933 firme. Un risultato fantastico!

L'anno è iniziato con il lancio da parte del gruppo "Forever Sihlquai" di una petizione in difesa degli edifici in via Sihlquai 280/282, proveniente dai progetti di riqualificazione di Coop nel distretto 5 di Zurigo. La petizione ha raccolto i motivi di insoddisfazione del quartiere e ha creato un canale di informazione permanente che ha tenuto informati gli/le interessati/e e le parti in causa sugli sviluppi. Le oltre 7’500 firme sono state consegnate sia al Consiglio comunale, al Municipio che alle imprese partecipanti (Swissmill e Coop). La lotta per la difesa della Sihlquai ha permesso a una falegnameria di utilizzare più a lungo lo spazio al piano terra e si è creata una rete di vicinato sull'argomento che era e rimane attiva. Il coinvolgimento della popolazione in questa campagna è stato fantastico: sono stati distribuiti volantini, organizzate azioni, manifestazioni, appesi striscioni e molto altro.

A febbraio è stata lanciata su ACT la petizione "Contro la riservazione obbligatoria – Per una complementarità tra treno e bicicletta" . Prima del lancio è stato necessario un lavoro preparatorio, in particolare per formare l'alleanza. Infatti la petizione è stata sostenuta da 14 organizzazioni che promuovono l'uso della bicicletta. Un risultato importante. ACT by Campax cerca di collaborare con le organizzazioni laddove possibile. La petizione ha suscitato grande interesse tra le persone che amano viaggiare in bicicletta e in treno in Svizzera. In un solo mese sono state raccolte oltre 20’000 firme. Dopo una campagna durata sei mesi che ha raccolto oltre 50’000 firme online e su carta, la petizione è stata consegnata alle FFS a settembre.

Per 39 giorni Guillermo, padre e attivista per il clima, ha condotto uno sciopero della fame. La sua richiesta: l'Assemblea federale deve essere informata sui cambiamenti climatici. Dopo quasi 40 giorni e oltre 12’000 firme raccolte su ACT, centinaia di digiuni di solidarietà e il sostegno da parte di scienziati/e dell'IPCC e dell'IPBES, è riuscito nel suo intento. Il 2 maggio 2022 l'Assemblea federale si è incontrata con la comunità scientifica per ricevere una formazione sul cambiamento climatico direttamente dagli/dalle scienziati/e dell'IPCC. Ulteriori presentazioni e scambi sono già in programma in occasione della pubblicazione dei prossimi rapporti IPCC e IPBES.

A giugno abbiamo sostenuto un gruppo di cittadini/e ticinesi che, subito dopo lo sgombero del centro autonomo Molino di Lugano, hanno lanciato una petizione (“In difesa dell'autogestione”). Chiedendo soluzioni rapide e alternative, hanno raccolto più di 6'000 firme in una settimana ed è stata consegnata da Iared Camponovo alla presenza di numerosi/e giornalisti/e al Municipio di Lugano.

La campagna ha suscitato una grande eco mediatica e ha permesso a ACT by Campax di farsi ulteriormente conoscere in Ticino quale eccellente piattaforma per petizioni.

Lucas Tschan, con il sostegno di Campax, ha raccolto oltre 24'000 firme in due settimane per la sua petizione che chiedeva l’accoglienza di persone in cerca di protezione dall'Afghanistan. Alla fine di agosto le firme sono state consegnate alla Cancelleria federale alla presenza di membri della comunità afghana in Svizzera. L'eco mediatica è stata grande e il Consiglio federale si è confrontato con il tema. La risposta di quest’ultimo è arrivata in ottobre. Purtroppo è stata negativa rispetto alla richiesta di accogliere almeno 5'000 profughi. Il Consiglio federale ha tuttavia constatato che sul posto è già stato prestato molto aiuto e che nei prossimi mesi e anni si prevede di accogliere un numero ancora maggiore di persone dall’Afghanistan in Svizzera.

A settembre è stata lanciata la petizione che ha raccolto il maggior numero di firme mai raggiunto prima su ACT by Campax. Chiedeva che i test per i certificati Covid rimanessero gratuiti e ha ottenuto oltre 265'000 firme: un record eccezionale! Questi momenti rappresentano un'enorme opportunità per Campax in termini di crescita e visibilità pubblica e dimostrano la forza e il dinamismo che possono essere alla base delle preoccupazioni della popolazione.

Un anno fa, con una petizione su ACT, il gruppo "IG Transparenz" ha invitato il sindaco e la Kunsthaus di Zurigo a verificare la provenienza della controversa collezione d'arte della Fondazione E.G. Bührle e a comunicare al pubblico le conoscenze acquisite tramite mezzi adeguati. La lettera aperta è stata consegnata alla sindaca Corine Mauch il 27 gennaio 2021. Dopo una forte pressione da parte dell'opinione pubblica, nell'autunno 2021 è arrivata la svolta: "La Città e il Cantone di Zurigo accolgono con favore il dibattito sulla gestione appropriata della collezione Bührle, caratterizzata da una storia controversa, nel nuovo edificio ampliato della Kunsthaus. Sostengono ulteriori ricerche storiche e le richieste di miglioramento della relativa comunicazione della Kunsthaus. Per quanto riguarda la ricerca sulla provenienza delle opere della Collezione Bührle in prestito presso la Kunsthaus sarà effettuata una valutazione indipendente".

Abbiamo concluso l'anno con l'importante petizione “Ieri gli applausi – oggi in troppi/e hanno appeso al chiodo la professione” affinché venisse sfruttato interamente il credito promesso dal governo per affrontare la crisi sanitaria e le difficili condizioni di lavoro nel campo dell'assistenza nel Canton Argovia. Eveline, la brava promotrice della petizione e infermiera che si adopera per migliorare le condizioni di lavoro, ha raccolto più di 3’300 firme (soprattutto di collaboratori/trici del settore) e le ha consegnate al Ministro della sanità del governo argoviese in presenza di alcuni sostenitori e sostenitrici con il sostegno di Campax. La risposta di Eveline a un'osservazione del Ministro è un buon esempio di efficacia. Per congedarsi, il Ministro disse: "Bene, allora auguro a tutti/e un buon Natale". Eveline rispose seccamente: "Io a Natale lavoro, e in cattive condizioni. Bisogna fare qualcosa”.

Relazione su Collect by Campax

Collect ha compiuto un anno nel 2021. Dopo un avvio piuttosto lento, sempre più iniziative e referendum arrivano sulla piattaforma. Quest'anno abbiamo raccolto firme per otto campagne. Nel 2021 circa 23’000 persone hanno firmato online un'iniziativa o un referendum. Di queste firme, circa il 25% torna indietro e possono essere scansionate, rispettivamente, validate. La sfida del prossimo anno sarà quella di convincere le persone a rimandarci il foglio firmato. Una possibile soluzione a questo problema potrebbe essere l'invio di promemoria automatici via e-mail o tramite i nostri canali di social media.

Iniziativa sul verde urbano

Rendere Zurigo più verde è l'obiettivo dell'iniziativa urbana "Stadtgrün" (Città Verde). In aprile l'associazione Stadtgrün ha presentato circa 4’300 firme per l'iniziativa Stadtgrün. Questo obiettivo è stato raggiunto, tra l'altro, grazie alla raccolta di Collect by Campax e sarà sottoposta a voto popolare a Zurigo.

AVSx13

Già da anni discutiamo di un risanamento della previdenza per la vecchiaia - senza soluzione. Le rendite AVS sono troppo esigue e le rendite delle casse pensioni in caduta libera. Chiaramente le persone sono legittimamente preoccupate per la loro pensione. Riteniamo che l'iniziativa AVSx13 possa offrire una soluzione parziale al problema, in quanto consente di migliorare le pensioni per chi percepisce un reddito normale; corregge le lacune pensionistiche esistenti nelle donne; impedisce la riduzione delle pensioni; compensa gli effetti negativi sul capitale di vecchiaia. Per questo motivo abbiamo eseguite con successo una raccolta di firme su Collect a favore dell'iniziativa: è stata depositata con 137’777 firme.

Iniziativa 1% a Basilea e Lucerna

L'iniziativa chiede che un importo corrispondente allo 0,5 - 1% del gettito fiscale della città di Lucerna (rispettivamente tra lo 0,3 e l'1% nel Cantone di Basilea Città) sia destinato a progetti di sviluppo internazionale efficaci e sostenibili, in anni positivi dal punto di vista finanziario. Vengono sostenuti solo progetti orientati alla ricerca scientifica attuale con un'efficacia ed economicità dimostrata. La mancanza di trasparenza o l'insostenibilità della cooperazione allo sviluppo sono spesso inquietanti. Con nostra grande soddisfazione l'iniziativa attribuisce grande importanza alla trasparenza, all'ecologia e alla sostenibilità. Campax ha accolto con favore le iniziative e ha sostenuto la raccolta tramite Collect. Entrambe le iniziative hanno raggiunto il loro obiettivo di raccolta e sono state realizzate.

Microimposta

Pagare le tasse solo per i soldi che si spendono? Affinché i commercianti di valuta e azioni paghino di più rispetto alle persone che acquistano solo online di tanto in tanto? L'iniziativa sulle microimposte lo rende possibile. Essa intende sostituire l'imposta sul valore aggiunto, l'imposta federale diretta e l'imposta di bollo con un'unica microimposta del 5 per mille al massimo. Per ogni transazione effettuata elettronicamente viene dedotto un importo minimo. Quindi, più soldi una persona muove, più tasse deve pagare. In breve, la tassa è minima e colpisce le persone in proporzione alla loro ricchezza. Con la microtassa, il contribuente non deve più pagare per i fallimenti del sistema finanziario. Campax ha sostenuto la causa e ha contribuito a raccogliere le firme per l'iniziativa su Collect. Sfortunatamente, il comitato non è riuscito a raggiungere il numero di firme necessario.

Reddito di base

Da settembre 2021 sosteniamo l'iniziativa popolare “Vivere dignitosamente – per un reddito di base incondizionato finanziabile”. Il comitato dell'iniziativa ha ritenuto che, in tempi di crisi climatica, disuguaglianza patrimoniale e coronavirus, la questione rappresentasse una grande opportunità. Secondo il comitato, il reddito di base è finanziabile se il settore finanziario e le imprese tecnologiche vengono tassate in modo equo. In questo modo anche i redditi bassi e medi sarebbero sgravati dalle imposte e il divario tra ricchi e poveri si ridurrebbe automaticamente. Termine per la presentazione delle domande: 21 marzo 2023.

Referendum Frontex

Il Parlamento svizzero ha deciso di rafforzare l'Agenzia europea per la gestione delle frontiere Frontex con 61 milioni di franchi all'anno. L'istituzione, che si è resa colpevole di violazioni dei diritti umani, utilizzerà questi soldi per chiudere ancora di più le frontiere esterne europee e organizzare voli speciali in tutta Europa per l'espulsione forzata accelerata. Quindi non c'è fine alla violenza, alla miseria e alla morte per i rifugiati e le rifugiate alle frontiere esterne dell'UE. Siamo stufi/e. Insieme a tutti/e i membri di Campax, continuiamo a scrivere al nostro governo chiedendogli di accogliere più rifugiati/e e di impegnarsi affinché le persone alle frontiere vengano trattate in modo più umano. La risposta che riceviamo regolarmente: purtroppo al momento non è possibile. Poiché siamo assolutamente contrari al peggioramento della situazione alle frontiere, Campax sostiene il referendum di Frontex e si impegna a favore di una maggiore dignità umana per tutti/e. Dopo un inizio incerto, in collaborazione con altre organizzazioni, siamo riusciti ad aiutare il comitato a consegnare 62’000 firme. La legge è stata sottoposta al voto il 15 maggio 2022. Campax ha partecipato anche alla campagna di voto.

Iniziativa per la responsabilità ambientale

La crisi climatica, il riscaldamento globale, l'estinzione delle specie, la deforestazione, l'inquinamento delle acque e del suolo: il modo in cui la Svizzera opera ha provocato una serie di crisi ambientali. Campax si impegna per il clima e l'ambiente in modi diversi. L'iniziativa dei Giovani Verdi per la responsabilità ambientale è stata lanciata alla fine di agosto ed è un'opportunità per Campax di impegnarsi a favore del clima e dell'ambiente. L'iniziativa vuole che entro dieci anni l'impatto ambientale della Svizzera venga ridotto a tal punto da consentirci di rispettare i confini planetari e quindi di non distruggere ulteriormente le nostre basi vitali. L'iniziativa chiede che la protezione dell'ambiente diventi una priorità, tenendo conto della sostenibilità sociale delle misure necessarie. Campax sostiene l'iniziativa con la raccolta di firme tramite Collect.

Iniziativa Stop F-35

Assistiamo a rivelazioni sempre più scandalose in merito alla scelta del bombardiere stealth F-35. Questo aereo da combattimento, costruito per sganciare bombe nel paese nemico, costerà alla Svizzera ben oltre 25 miliardi di franchi di tasse. Su Collect abbiamo partecipato alla raccolta di firme per l'iniziativa volta a impedire l'acquisizione di 36 caccia F-35.

La 1° festa autunnale di Campax

All'inizio di ottobre abbiamo organizzato la prima festa autunnale di Campax. Il 29.10.21 circa 30 persone si sono ritrovate nell'ufficio di Campax presso la Hermetschloostrasse 70 a Zurigo. Oltre a un bell'Apero Riche di chriesihöger.li, ci sono stati interessanti colloqui e presentazioni sulla BNS e sulla campagna sulle assicurazioni. L'occasione è piaciuta molto sia agli/alle ospiti che al team e nel 2022 organizzeremo di nuovo una festa autunnale. In occasione di un evento di questo tipo, in quanto organizzazione attiva a livello nazionale, è naturalmente un po' difficile soddisfare tutti/e. È possibile che in futuro la festa si svolga in un altro luogo. Ma il groove di Campax nel nostro ufficio è stata una bella esperienza – come hanno confermato numerosi feedback da parte dei presenti. Vai al post del blog e alla galleria di immagini.

Presentazione del team

Nel 2021, il numero di persone che hanno lavorato presso la sede di Campax è aumentato rispetto all'anno precedente, con compiti diversi: Andreas è direttore generale, Urs è responsabile delle campagne e Angelina, Armelle, Nora e Iared sono i/le Campaigner. Nicole, che ha lasciato il team alla fine del 2021, ha lavorato principalmente sulla campagna assicurativa. Iared è inoltre responsabile della piattaforma di petizione ACT by Campax e del supporto, oltre a tradurre testi ed e-mail in italiano. Armelle gestisce anche la piattaforma di raccolta firme Collect by Campax. Matthias è responsabile della raccolta fondi, Erika è responsabile della gestione dei contenuti, Ben supervisiona i canali social di Campax. Hanspeter è responsabile degli strumenti tecnici, Thomas collabora alla gestione della comunità e alle traduzioni e Natascha collabora con il supporto e le piattaforme ACT e Collect. Maggiori informazioni sul backgrodund dei membri del team sono disponibili sulla homepage. Per il 2022 sono in corso ristrutturazioni interne e sono stati creati tre nuovi posti di lavoro.

Presentazione del comitato

Nel 2021 il comitato direttivo di Campax si componeva come segue: Anja Burger Lukičić, attivista, co-fondatrice e presidente della Women' s March Zürich; Andreas Freimüller, membro fondatore, segretario, professionista dell'organizzazione di campagne; Balthasar Glättli, consigliere nazionale dei Verdi, titolare di Politbüro Kampagnen&Webdesign, presidente del Partito dei Verdi Svizzero; Tina Musil, attivista, responsabile della raccolta fondi presso Campact; Payal Parekh, migrante, attivista, organizzatrice di campagne e scienziata del clima; Marika Schaeren, co-responsabile della raccolta fondi Lega svizzera contro il cancro; Marudit Tagliaferri, giurista, sindacalista, attivista; Benjamin Zumbühl, presidente dell'associazione VCS Canton Berna, attivista e appassionata di ciclismo.

Raccolta fondi

Desideriamo ringraziare di cuore i/le nostri/e generosi/e donatori/trici che, con il loro impegno finanziario, rendono possibile il lavoro di Campax. Nel 2021, 13’854 persone hanno effettuato una donazione a favore di Campax. Oltre a numerose persone che hanno fatto singole donazioni per azioni e campagne, i membri dell'associazione continuano a sostenerci con i loro contributi annuali e molte donazioni aggiuntive. Oltre ad alcune centinaia di persone che donano regolarmente a Campax o a determinate campagne, oltre 300 persone si impegnano come Change-maker e effettuano regolarmente delle donazioni – un contributo estremamente importante, che garantisce in particolare all'associazione la possibilità di pianificare. Inoltre, i contributi dei/delle Change-maker possono essere utilizzati liberamente, il che consente a Campax una maggiore flessibilità. Infine, circa 60 persone hanno deciso di sottoscrivere un patrocinio per il clima presso Campax. Questi generosi contributi annuali possono essere utilizzati liberamente nell'ambito di tutte le campagne e azioni sul clima di Campax. Grazie mille!

Fig.1: Donazioni lorde al mese (escl. sussidi delle fondazioni)

All'inizio del 2021 le entrate si sono stabilizzate sui 50’000.- franchi al mese. Ciò grazie in particolare ai contributi annuali versati all'inizio del 2021. Mentre aprile ha generato relativamente pochi proventi da donazioni, maggio ha superato ogni aspettativa. Grazie a numerose misure e azioni in occasione delle votazioni del 13 giugno 2021, incentrate su una campagna di manifesti a livello svizzero, Campax ha raccolto per la prima volta dalla sua fondazione oltre 100’000 franchi in un mese da donazioni da parte di privati. In estate le entrate sono rimaste saldamente al livello di inizio anno, seguite da un autunno sopra la media. Nei mesi di settembre e ottobre hanno riscosso grande successo soprattutto le campagne sulla Banca nazionale e sulle imprese di assicurazione (in entrambi i mesi sono entrati 70’000.- franchi in donazioni). Invece, novembre e gli sforzi verso la fine dell'anno a dicembre sono stati leggermente meno redditizi del previsto. Ciononostante sono ben 794’000.- CHF le donazioni di privati, in crescita del 44,7% rispetto all'anno precedente.

Fig. 2: Entrate cumulative lorde al mese (escl. sussidi delle fondazioni)

Di queste donazioni, circa il 45,8% è disponibile per Campax in generale, così come per le quote associative e le donazioni dei/delle Change-maker, e quindi liberamente utilizzabili. Come l'anno scorso, la piattaforma per petizioni ACT ha generato ben il 12,8% dei proventi delle donazioni. Questo garantisce il funzionamento e l'assistenza della piattaforma, nonché il sostegno dei promotori e delle promotrici di petizioni da parte del team ACT. Le principali campagne di donazione, i cui fondi sono vincolati allo scopo, sono state nel 2021 la campagna sulle votazioni del 13 giugno 2021, la campagna sulla Banca nazionale svizzera (BNS) e quella sulle imprese di assicurazione. Le tre campagne hanno rappresentato circa il 20,5% dei proventi delle donazioni. Le percentuali rimanenti corrispondono alle suddivisioni delle campagne e azioni più piccole su tutti gli altri temi.

Fig. 3: Ripartizione percentuale dei proventi lordi delle donazioni tra le campagne (escl. sussidi delle fondazioni)

Oltre alle donazioni di privati, Campax ha potuto contare sul sostegno di fondazioni. La campagna per la Banca nazionale è stata lanciata con il sostegno di una fondazione, che non vuole essere nominata, di circa 113’000.- franchi e dalla Fondazione Patagonia con 6’400.- franchi. Inoltre, The Sunrise Project ha finanziato con 66’000.- franchi la campagna assicurativa e con 9’150.- franchi le nostre azioni nei confronti del fornitore di servizi finanziari BlackRock. Inoltre, Campax ha ricevuto 41’500.- franchi dall'organizzazione sorella tedesca Campact nell'ambito della promozione OPEN Fund (OPEN è la rete internazionale delle organizzazioni nazionali di Grassroots, di cui Campax fa parte) e 32’300.- franchi dalla Fondation Charles Léopold Mayer pour le progrès de l'homme per il progetto di whistleblowing SwissLeaks.

Fig. 4: i fondi della fondazione sono ripartiti tra campagne o per lo sviluppo organizzativo.

Tutti questi contributi hanno portato a 1’063’517.- franchi di ricavi cumulativi da donazioni. Nel 2021 Campax ha superato per la prima volta il traguardo di un milione di donazioni e si augura vivamente che la positiva tendenza alla crescita prosegua anche nel 2022. Rispetto all'anno precedente, la crescita finanziaria è stata di circa il 50%.

Fig. 5: Entrate totali 2021 (cumulate).

Ringraziamo tutti i donatori, tutte le donatrici e le fondazioni per i loro generosi e preziosi contributi nel 2021, che rendono possibile il lavoro di Campax.

Relazione di revisione e conto annuale

Relazione di revisione e conto annuale

A Campax, ognuno/a partecipa nel modo in cui può e vuole. Sia firmando e condividendo una petizione, partecipando a una discussione o a un'azione - come membro dell'associazione, volontario/a o promotore di una petizione.

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