Il palazzo Lascaris, sede dell' Assemblea legislativa, è situata nel cuore del centro storico di Torino. Da allora è stata dimora di famiglie illustri, come quella di Cavour, per poi ospitare la Camera di Commercio di Torino e quindi il Cosiglio regionale. Le sale del prestigioso palazzo raccontano la storia, l'arte e la politica della nostra Regione.
Palazzo Lascaris é un esempio significativo di dimora signorile della Torino barocca. Il palazzo, voluto dal Beggiami di Sant' Albano viene costruito tra il 1663 e il 1665 nell'isola di Santa Francesca Romana della Contrada di San Carlo. Nel 1674 il palazzo passa a Gabriella di Marolles, che abbellisce il complesso grazie ad artisti quali il pittore milanese Stefano Maria Legnani.
Nel 1720 Gabriella di Marolles vende il palazzo ai marchesi Caron di San Tommaso che qui risiedono fino al 1803. In questo periodo lo stabile subisce le prime trasformazioni: come il prolungamento della manica occidentale, e nel Febbraio del 1803 Giuseppina Maria Anna sposa il marchese Agostino Lascaris di Ventimiglia. Da allora il palazzo assume il nome che porta oggi.
Dal matrimonio tra Agostino Lascaris e Giuseppina Carron di San Tommaso nasce un'unica figlia, Adele o Adelaide Susanna che va in sposa al marchese Gustavo Benso di Cavour. Nel 1833 Adele Lascaris muore di parto appena ventiseienne. Il marito Gustavo si trasferisce con i figli sempre a Torino, nell'avito palazzo di casa Cavour. I Benso mantengono tuttavia la proprietà di palazzo Lascaris sino al 1883 concedendolo però in affitto, dal 1861, al Ministero dell'Interno, ad uso del Consiglio di Stato e, dal 1872, alla Corte di Cassazione.
Il palazzo cessa così di essere dimora privata per divenire sede istituzionale. Alla scadenza del contratto con la corte di cassazione, Giuseppina Benso di Cavour Alfieri di Sostegno vende il palazzo per 480.000 lire al Banco di Sconto e Sete. La parte su via dell'Arsenale passa così alla Banca Tiberina che, demolite le vecchie costruzioni, edifica una palazzina a tre piani. A sua volta lo stesso Banco modifica alcune parti del palazzo ed aggiunge due gallerie sui lati del cortile. Nel 1899, l'11 Luglio, nel palazzo viene tenuta la prima "Adunanza" del Consiglio di amministrazione della FIAT. Nel 1904 il Banco di Sconto vende l'immobile alla contessa Tiretta. Questa, nel 1917, lo rivende a Riccardo Gualino che, dal 1920, ne fa la sede della SNIA-Viscosa.
Il bombardamento di Torino del 13 Luglio 1943 colpisce anche palazzo Lascaris. I danni più gravi si registrano nel salone centrale dove vanno distrutti gli affreschi seicenteschi del Legnani. Nel 1948 la Snia-Viscosa vende l'immobile alla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Torino che, restaurano lo stabile, vi si insedia sei anni dopo. Il 16 Gennaio 1975 la Regione Piemonte acquista il palazzo dalla Camera di Commercio.
Dal 1979, dopo quattro anni di restauri- nel corso dei quali sono, tra l'altro, scoperti, in due ambienti, già facenti parte dell'appartamento di Gabriella di Marolles, soffitti lignei a cassettoni decorati e , sulle pareti, stucchi e due cicli di affreschi denominati, rispettivamente, "delle allegorie" e "delle gesta di Sansone" - Palazzo Lascaris diventa la sede dell'Assemblea regionale del Piemonte. L'aula consiliare, ricavata al di sotto del cortile, senza compromettere le strutture esterne, è stata rinnovata nel gennaio 1997.
Nel corso dell'anno 2000 sono stati ripristinati i serramenti in legno nelle vetrate della galleria e, successivamente, nel 2002, sono state recuperate le tre sale del piano terra, dette "dei presidenti", "delle bandiere" e "dei consiglieri".
Nel 2006 il Salone d'onore-dedicato alla memoria di Aldo Viglione, che morì mentre ricopriva la carica di Presidente del Consiglio regionale del Piemonte-è stato restaurato con tappezzerie in damasco e arredi in stile con le sale auliche del piano nobile.
Il Consiglio Regionale del Piemonte e l'assemblea che rappresenta direttamente i cittadini del Piemonte. Eletto dal popolo, come il presidente della Giunta, il Consiglio è l'organo che discute, elabora ed approva le leggi regionali. Con la riforma del Titolo V della costituzione, il Consiglio Regionale ha ampliato le sue competenze legislative e le caratteristiche di "Parlamento Regionale". Il Consiglio Regionale, che ha autonomia funzionale, contabile ed organizzativa, esercita funzioni di indirizzo e di controllo nei confronti della Giunta regionale. Compongono il Consiglio piemontese 50 consiglieri, riuniti in gruppi consiliari secondo le diverse appartenenze politiche. I lavori del Consiglio sono guidati dall'Ufficio di Presidenza, eletto dall'Assemblea in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze. Lo compongono il presidente, due vicepresidenti e tre consiglieri segretari.
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