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Caffè per chi sogna molto

Il caffè.

Cos’è per me il caffè?

Principalmente un amico, un ottimo amico che in ogni circostanza difficile mi ha sempre aiutato, mi è sempre stato vicino, per quanto lontano o distante fossi andato.

Ed è sempre stato pronto ad offrirmi il suo appoggio, prendendomi per mano e indirizzandomi verso una via migliore.

Marco De Michele

32 anni, nato e cresciuto tra Rieti e Contigliano, dopo il diploma, rinunciando all’Università, e, vista l’impossibilità di trovare un lavoro soddisfacente, decide come tanti ragazzi e ragazze della sua età di partire per l’estero. Cinque anni di lavoro e viaggi in giro per il mondo. Esperienze, crescita professionale, soddisfazioni. Ma il destino aveva già deciso per lui altre strade. Infatti, dopo anni da barista in una magnetica Londra, dopo aver vinto la gara che lo promuove come Barista Of The Year, decide di completare il suo percorso, ripartire di nuovo, ma questa volta per seguire il viaggio del singolo chicco di caffè, dall’origine fino alla tazzina che abbiamo di fronte. Il primo passo è obbligato, i coffee estate dell’India meridionale. L’esperienza indiana cambia completamente la sua vita, sia in senso professionale che a livello umano. Eccolo quindi tornare in Europa e aprire una caffetteria a Marbella, Spagna, dove può dimostrare che per fare un caffè non basta mettere qualcosa di macinato dentro una caffettiera. Un’altra sfida vinta, non poteva essere altrimenti, visto che ormai sa tutto del caffè, dal terreno dove far crescere le piante, al raccolto delle drupe, dal lavaggio all’essiccazione, al trasporto, alla tostatura. Ed è proprio in questa fase, la tostatura, che Marco riesce a far avvenire la magia e a trasformare il chicco in caffè. E che caffè.

Nato dalle lacrime di un Dio

Il mito racconta che la pianta del caffè sarebbe nata in Etiopia dalla lacrima del Dio Waqa caduta sulla tomba di un famoso sciamano. Poi il pastore Kaldi, mentre pascolava le sue capre, si accorse che queste mangiavano delle drupe rosse da un cespuglio e poi la notte non dormivano più, saltellando e facendo baccano. Millenni dopo, un pellegrino di ritorno dalla Mecca, Buba Budan, passando per lo Yemen riuscì a rubare sette chicchi di caffè, che poi portò in India, nella regione del Karnataka. Li piantò e li crebbe, dando inizio alla diffusione del caffè nel mondo. Adesso la coltivazione del caffè è diffusa in più di 50 Paesi, e dà vita ad una varietà incredibile di profumi, sapori, retrogusti... Noi ve li possiamo offrire tutti, ma intanto ve ne presentiamo una selezione di sette, proprio come i chicchi di Buba Budan.

1. KAAPI ROYAL – INDIA

Caffè robusta lavato, proveniente dalla zona di Mysore, nello Stato del Karnataka. Curiosità: il Kaapi Royal potrebbe essere proprio il diretto discendente dei sette chicchi rubati da Buba Budan, inizialmente piantati a Mysore, che permisero la diffusione del caffè nel mondo. Coltivato a 900 metri slm.

PROFILO IN TAZZA:

  • AROMA: intenso di pepe e liquirizia
  • GUSTO: equilibrato di nocciola e pan tostato
  • ACIDITÀ: molto bassa
  • CORPO: vellutato e morbido
  • RETROGUSTO: deciso, di frutta secca e cacao amaro

Adatto alla mattina presto per avere uno sprint in più, buonissimo da solo e con il latte, perfetto come caffè espresso. Ottimo ristretto per il tiramisù, si completa con marmellata d'arance. Se siete forti provate a farci un Irish Coffee con Disaronno, ne resterete completamente estasiati.

2. SIDAMO – ETHIOPIA +

Caffè arabica lavato, proveniente dall'altopiano del Sidamo. Curiosità: molto probabilmente le bacche mangiate dalle capre dal pastore Kaldi, e dunque le prime ad essere mai state assaggiate dall’uomo, appartengono alla stirpe di questa varietà. Coltivato a 2000/2200 metri slm.

PROFILO IN TAZZA:

  • AROMA: florale e citrico
  • GUSTO: bergamotto, frutti rossi, gelsomino e caramello
  • ACIDITÀ: medio alta, lattica
  • CORPO: leggero
  • RETROGUSTO: persistente, lime e arancia

Adatto dopo pranzo oppure al mattino con estrazione chemex (filtro) o moka. Caffè da meditazione, studio e lavoro, smart da abbinare con biscotti al burro o crostata, espresso per chi sa cosa scegliere.

3. JAVA – INDONESIA

Caffè robusta lavato, proveniente dalle coste del vulcano Tengger, sull'isola di Java. Curiosità: gli ideatori del famoso “JAVAscript” durante le loro notti insonni con l’intento di riuscire a progredire nella realizzazione del loro progetto, riuscivano a rimanere svegli grazie al caffè Java, dal quale prese nome il loro ormai famoso modello di programmazione web. Coltivato a 600/800 metri slm.

PROFILO IN TAZZA:

  • AROMA: legno di sandalo e peperoncino piccante
  • GUSTO: cacao amaro, legno, resina
  • ACIDITÀ: bassa
  • CORPO: molto corposo, denso e morbido
  • RETROGUSTO: persistente, nocciole tostate

Prevalentemente adatto al mattino da solo o con il latte o per chi necessita di rimanere sveglio la notte. Buonissimo come espresso buono anche con la moka adatto alla preparazione di biscotti al caffè e pasticceria secca.

4. MEDELLIN SUPREMO – COLOMBIA

Caffè arabica lavato, proveniente dalle montagne del Medellin in Colombia. Curiosità: le prime informazioni che abbiamo sul caffè in Colombia sono del 1723, quando le piantine furono introdottedalle Antille, attraverso il Venezuela, probabilmente dai Gesuiti. Successivamente a Medellin zona di Pablo Escobar, furono installate le facilities, così la produzione di caffè, oppio e cocaina andò verso il suo apice. Coltivato a 1600/1800 metri slm.

PROFILO IN TAZZA:

  • AROMA: caramello e cacao
  • GUSTO: pompelmo e agrumi dolci
  • ACIDITÀ: fine
  • CORPO: mediamente denso e morbido
  • RETROGUSTO: persistente, caramello e cacao

Adatto ad una consumazione all day long, con metodo sia filtro che espresso. Si trasforma in nocciola con il latte, da spolverare sulla ricotta di pecora come dessert, tira fuori il meglio di sé con un doppio shot.

5. TARRAZZU – COSTA RICA

Caffè arabica lavato, proveniente dall'altopiano costaricano di San Rafael. Curiosità: il Costa Rica è l’unico paese al mondo ad aver proibito per legge la coltivazione di qualità che non fossero appartenenti alla specie arabica, in base ad un decreto del 4 dicembre 1989. Coltivato a 1300/1700 metri slm.

PROFILO IN TAZZA:

  • AROMA: zucchero di canna e passion fruit
  • GUSTO: ricco e bilanciato, zucchero di canna, frutta matura, melograno, passion fruit
  • ACIDITÀ: medio alta, vinosa e decisamente tartarica
  • CORPO: mediamente denso
  • RETROGUSTO: persistente, frutta e cioccolata

Adatto ad una consumazione mediamente impegnativa da moka, espresso o filtro. Da privilegiare estrazioni a freddo per cocktail estivi, meglio da solo oppure con latte di mandorla o cocco. In abbinamento a frutta caramellata o pasticcini alla frutta durante l'inverno oppure a frutta secca come il dattero d’estate.

6. CAPRICORNIO – BRASILE

Caffè arabica naturale, proveniente da Soracabana. Curiosità: il caffè Capricornio deve il suo nome dal tropico del capricorno a sud dell’equatore, limite di produzione di caffè in tutto il mondo. Il caffè, infatti, cresce egregiamente all’interno dei tropici nella zona denominata Green Belt. Coltivato a 600/800 metri slm.

PROFILO DI TAZZA:

  • AROMA: dolce e bilanciato, noce, malto, uva bianca
  • GUSTO: cioccolato al latte, caramello, burro
  • CORPO: pieno e burroso
  • ACIDITÀ: medio bassa, prevalentemente lattica e tartarica
  • RETROGUSTO: ricco e prolungato, cioccolato fondente e caramello

Si adatta perfettamente alla maggior parte dei palati, si fa volere bene grazie alla sua facilità di bevuta nonostante la sua complessità sembri contraddirlo. Vuole essere bevuto senza pensieri e ad ogni ora del giorno, preferibilmente espresso o cappuccino. Tradizionale, ma allo stesso tempo innovativo grazie alla maestria preparativa brasiliana.

7. GUATEMALA

Caffè arabica lavata, proveniente dalle pendici vulcaniche guatemaltesi. Curiosità: il Guatemala è il settimo produttore mondiale di caffè, che per il Paese rappresenta uno dei prodotti più importanti: il 21% sulle esportazioni totali. Coltivato a 1500/1700 metri slm.

PROFILO DI TAZZA:

  • AROMA: cioccolato al latte, miele e cannella
  • GUSTO: frutta candita, mandorle e mela
  • CORPO: delicato
  • ACIDITÀ: medio alta, complessa, prevalentemente citrica e malica
  • RETROGUSTO: persistente, di cacao amaro

Grazie alle sue caratteristiche è adattabile a qualsiasi scenario, ma il suo campo di applicazione migliore, per noi, risulta nell'espresso con tostatura medio scura o nel filtro con tostatura medio chiara. Da abbinare a dolci natalizi e fatti in casa come strudel, torta di mele e ciambellone alle noci. Assolutamente da assaggiare con la panna.

Non vendiamo caffè, solo deliziose esperienze.

HOLY HEMP SRLS

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