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Palazzo Marina Salone dei marmi

Il dipinto al centro del soffitto ripropone il tema del ritorno ai fasti dell’Antica Roma, tema che dalla retorica risorgimentale passa ad essere impiegata dalla propaganda di regime. Nel fregio, oltre a targhe con motti latini, le figure di Ercole e Marte, le allegorie della Navigazione e dell’Aviazione e le personificazioni di Fiumi dipinti a grisailles si fronteggiano sullo sfondo di una finta balaustrata, d’ispirazione barocca. L’autore del ciclo è il pittore reatino, naturalizzato romano, Antonino Calcagnadoro. Amico di Adolfo De Carolis e di Duilio Cambellotti, ha esperienza di grande decorazione. A sceglierlo è l’architetto progettista, responsabile degli aspetti artistici del Palazzo, per il quale la fama del pittore è garanzia di riuscita dei lavori. Poco dopo aver ricevuto la commissione per il Ministero della Marina, Calcagnadoro viene incaricato di decorare anche il Salone delle riunioni del dicastero della Pubblica Istruzione, nel cui fregio dipinto il pittore ripropone la rappresentazione della nave romana e del gruppo degli uomini della nuova stirpe.

Cofano portabandiera della corazzata Emanuele Filiberto

La corazzata Emanuele Filiberto fu impostata il 5 ottobre 1893 e varata il 29 settembre 1897 nel Cantiere di Castellammare di Stabia; in servizio dal 6 settembre 1901 al 29 marzo 1920, fu impiegata prevalentemente nel Mar Mediterraneo, partecipando ai soccorsi a favore dei terremotati di Messina (1908), alla guerra Italo - Turca (1911-1912) e alla Prima Guerra Mondiale, con base a Venezia.

Cofano portabandiera corazzata Giulio Cesare

La corazzata Giulio Cesare, fu impostata il 24 giugno 1910 e varata il 15 ottobre 1911 nel Cantiere Ansaldo Genova-Sestri Ponente; corazzata della classe “Conte di Cavour”, entrò in servizio il 14 maggio 1914 e durante il primo conflitto mondiale fu dislocata prevalentemente a Taranto. Impiegata come nave scuola (1928 - 1933), fu sottoposta a lavori di ricostruzione nell’ottobre 1933 presso i Cantieri del Tirreno di Genova. Rientrata in servizio nell’ottobre 1937, tra il 1940 ed il 1943 partecipò a 38 missioni di guerra. Alla fine del conflitto fu radiata e consegnata all’URSS.

Cofano portabandiera della nave coloniale Campania

Il Campania, impostato il 9 agosto 1913 e varato il 23 luglio 1914 nel Cantiere di Castellammare di Stabia, fu impiegato per le esigenze della Marina in acque coloniali. In servizio dal 18 aprile 1917 all’11 marzo 1937, fu nave Comando della Stazione Navale a Tripoli (1917-1919) e nave scuola per allievi meccanici a Venezia nel 1923; dislocata in Mar Rosso (1924-1925), terminò la sua carriera come unità sede di Comando Flottiglia MAS della Sicilia (Messina).

Cofano portabandiera dell'incrociatore Eugenio di Savoia

L’incrociatore Eugenio di Savoia fu impostato il 6 luglio 1933 e varato il 16 marzo 1935 nel Cantiere Ansaldo di Genova-Sestri Ponente; partecipò alla Guerra Civile spagnola e nel 1938 iniziò col Duca d’Aosta la circumnavigazione del globo, interrotta nel 1939 per l’approssimarsi dello scoppio della seconda guerra mondiale. Durante il conflitto fu inquadrato nella VII Divisione Incrociatori e svolse principalmente compiti di scorta a convogli. Prese parte alla Battaglia di Punta Stilo (9 luglio 1940) e, durante la Battaglia di Pantelleria (15 giugno 1942), mise fuori combattimento, insieme al Montecuccoli, il cacciatorpediniere inglese HMS Bedouin e incendiò la petroliera Kentucky. Nell’agosto seguente prese parte alla Battaglia di Mezzo Agosto (10 - 15 agosto 1942). A seguito dell’armistizio raggiunse Malta e, alla fine della guerra, in ottemperanza alle clausole del Trattato di Pace, fu ceduto alla Grecia nel 1951.

Credits:

Marina Militare

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