Loading

OCCHIO! Si Guarda percorso di educazione ai linguaggi visivi contemporanei tra narrazione e arte: da Tevereterno alla Biennale di Venezia 2019

Anno scolastico 2018-2019

Progetto coordinato dalla prof.ssa Daniela Romani

con la collaborazione dell'Associazione Start, a cura di Gaia Cianfanelli e Giuliana Riunno

"L'arte aiuta a capire che il mondo è molto più provvisorio e incerto di quanto crediamo. Il progetto riguarda tutto quello che la società vuole farci dimenticare, una specie di invito a colmare a nostro piacimento il vuoto di tutte le cose che ci rifiutiamo di ricordare"

William Kentridge

"Il nostro andare incontro all'immagine è una parte essenziale del processo visivo, dello stare al mondo con gli occhi aperti"

William Kentridge

«Osservare la realtà da più punti di vista, considerare nozioni apparentemente incompatibili, destreggiarsi tra modi diversi di interpretare il mondo»

«E la Biennale può essere il momento giusto per cambiare il nostro pensiero»

Ralph Rudoff, curatore della 58a Biennale di Venezia

Con "Triumphs and Laments" di William Kentridge abbiamo imparato a riflettere sui grandi temi dell'umanità educandoci ai linguaggi visivi dell'arte contemporanea....

....Visitare la 58a Biennale d'arte, "May You Live In Interesting Time", ci ha aiutato a riflettere sugli aspetti precari dell’esistenza attuale nella quale ognuno reagisce in modo diverso: "se l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il destino dei profughi, può comunque offrirci una guida per vivere e pensare"...

Piazza Tevere, Ponte Sisto - Roma

Da "Triumphs and Laments" al nostro libro serigrafico in 60 copie.

Un libro per dare voce alle proprie incomprensioni, a tutto quell'universo che il nostro tempo tende a rimuovere. Un tentativo di svelare quello che ciascuno sa ma che "non ricorda", qualcosa che quindi c'è ma ha bisogno di uno sforzo in più per venire alla luce...

"E' precisamente dai limiti e dalla gracilità delle ombre che impariamo, è negli interstizi, nel salto concettuale che facciamo per completare un'immagine che compiamo un atto generativo. Tutto ciò stimola una consapevolezza del nostro agire, nel quale riconosciamo la parte attiva che compiamo nel vedere, nel comprender il mondo"

"Concediamoci di abitare la terra di mezzo, lo spazio tra ciò che vediamo sul muro e la forma che inventiamo dietro la retina"

perché "il nostro andare incontro all'immagine è una parte essenziale del processo visivo, dello stare al mondo con gli occhi aperti"

William Kentridge