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“Vieni Spirito Santo” Domenica 28 maggio – Pentecoste

O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.

DAL VANGELO SECONDO Giovanni (20,19-23)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

“E vissero tutti felici e contenti” solitamente finiscono così le storie, ma il Vangelo non è una fiaba e quindi non ha questo finale.

Celebriamo oggi la solennità della Pentecoste che segna la fine del tempo Pasquale. Sono passati 50 giorni e torniamo ancora lì, a quel giorno di Pasqua; torniamo a quella stanza, a porte chiuse, dove in mezzo si pone Gesù!

Nelle stanze chiuse della nostra vita, lì dove fuggiamo volentieri dalle prove del vivere, lì dove ci chiudiamo per difenderci, dove chiudiamo le porte, si pone il Risorto, proprio in mezzo, con tutta la sua vita e la capacità di generare vita. Infatti, Gesù ci ricorda che lui è stato mandato dal Padre, ma ora lui manda i discepoli, manda ciascuno di noi e lo fa assicurandoci la sua presenza. Non tutto dipende da noi, il mandato non si basa sulle nostre prestazioni, bensì sul dono da ricevere, accogliere, lasciar operare che è lo Spirito Santo. È l’attore principale che sa perdonare anche le ferite più profonde, è lui che può spalancare le porte chiuse del cuore.

È lo Spirito Santo che fa sì che la pace non sia una trattativa umana, bensì un dono di Dio da custodire, alimentare, proteggere ogni giorno e dove tutti siamo coinvolti.

Dio non ha bisogno di battitori liberi, chiama uomini e donne con le loro gioie e fatiche a lasciarsi raggiungere da quel soffio che sa risollevare la vita schiacciata dal peccato.

PREGHIERA

Signore risorto

vieni ancora

nelle nostre vite imprigionate

dalle paure…

mostra ancora le mani e i fianchi

perché possiamo gioire nel vederti.

Soffia ancora su di noi

il tuo Spirito di amorosa forza

che dissolve ogni oscurità

allarga gli spazi

riempie di aria nuova la vita.

Soffia su di noi

il tuo Spirito di pace

capace di condurci

per le strade del mondo

ministri di perdono e speranza.

Amen

Strumenti per approfondire:

IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Riflessione a cura di padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa. A corredo della rubrica “le formichine” di Fabio Vettori, inedite ma, certamente apprezzate, interpreti della Parola, di domenica in domenica.

Per trovare tutto il materiale:

Photos by: www.unsplash.com e Vita Trentina

Credits:

Creato con immagini di Harlekin-Graphics - "Maibaum im Frühsommer" • weerajata - "diverse hands holding hold hands circle to pray for God each other support together teamwork" • m.mphoto - "Wanderer - Wegweiser - Richtung" • candy1812 - "Old oak tree standing on the foggy field."