Come sono state confezionate le attività a cui hanno partecipato?
Sono state pensate, disegnate e cucite a più mani:
- gli educatori hanno proposto una cornice comune, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile;
- la giunta ha ritenuto giusto fare un sondaggio per capire quale goal fosse più interessante e stimolante per i consiglieri;
- i consiglieri hanno votato e proposto una attività da realizzare.
Assieme abbiamo letto l’articolo 3 della nostra Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di origine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In gruppo, abbiamo approfondito cosa significa disuguaglianza, e riconosciuto la sua differenza dalla parola diversità:
Disuguaglianza significa NON avere le stesse possibilità.
Sono emersi molti esempi, uno tra molti quello di non poter andare a scuola, oppure di poterla frequentare ma di dover attraversare chilometri e chilometri di terreno impervio. Per approfondire consigliamo il film “Vado a scuola”, qui il trailer
Ci siamo poi concentrati nelle parole “inclusione sociale”.
Quanto siamo influenzati dalle prime impressioni?
Abbiamo messo alla prova la nostra capacità di non farci imbrogliare dalle apparenze: un ragazzo ed una ragazza hanno raccontato tre esperienze, una realmente accaduta e due false. Tutti hanno provato ad indovinare quale fosse la verità. È stato più difficile del previsto!!
Quanto conta avere uno sguardo rispettoso e curioso verso l’altro?
In un foglietto abbiamo scritto:
- Una diversità (es. Paese d’origine, età, genere, modo di vestire, passioni, disabilità…),
- Quali esperienze spiacevoli può comportare (es. essere deriso…),
- Come può far sentire questa esperienza (triste, deluso, arrabbiato…),
- Cosa possiamo fare per far sentire meglio questa persona (ascoltarlo, rassicurarlo…).
Ecco alcuni esempi:
In che modo quindi una ragazzina, un ragazzino può fare qualcosa per ridurre le disuguaglianze?
Alcune parole chiave sono:
proteggere, condividere, donare, consolare, capire.
E per voi?
Credits:
Creato con immagini di geralt - "brainstorming team idea" • MemoryCatcher - "rock art rock art" • geralt - "inclusion group tree" • paulbr75 - "television camera men outdoors"