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CARTA BIANCA Conservatorio della svizzera Italiana

Carta bianca

Carta bianca è uno spazio creativo libero affidato agli studenti ASSUML in occasione di Conservatorio in Festival. Un appuntamento interamente progettato dagli studenti per incontrare il pubblico attraverso una narrazione musicale molto ampia, articolata in una grande varietà di performance.

Dalle radici filologiche della musica alla contemporaneità, Carta bianca riunisce esecuzioni volte a rappresentare paesaggi sonori e alternanze dinamiche tra esecutori, ensemble per intrattenere un pubblico numeroso e concerti “privati” con modalità “face to face”.

Gli elementi della molteplicità e della varietà costituiscono il fulcro di questo appuntamento in cui molteplici concerti si svolgono in contemporanea nelle aule del Conservatorio: ensemble di musica antica in un’aula dedicata agli strumenti d’epoca; musicisti “a solo” in un’aula dedicata a concerti “face to face” e infine ensemble, dal trio al quintetto, in un’aula interamente dedicata alla musica da camera

Morton Feldman

Aula 201

Musica e paesaggi sono due realtà quasi perennemente connesse. Quanto spesso associamo involontariamente un paesaggio a un brano musicale che ci ha colpito? Quanto spesso ci capita di sentire nella mente una musica mentre ammiriamo un paesaggio?

La musica di Feldman rappresenta un vero e proprio paesaggio sonoro, la casuale consequenzialità delle note e accordi scelti dal compositore fanno si che lˋascoltatore possa immergersi in un ciclo naturale di suoni, senza inizio né fine. D‘altronde decidiamo noi quanto fermarci ad osservare le onde del mare.

Intermission 6

" Composition begins with any sound and proceeds to any other. With a minimum of attack hold each sound until barely audible. Grace notes are not played too quickly. All sounds are to be played as soft as possible. This ‘Intermission’ may be played with either one or two pianos.”

Interpreti:

Federico Battista Melis, pianoforte
Federica Vallone, pianoforte
Michele Santaniello, pianoforte
Elvina Galleva, pianoforte

Antichi suoni, nuovi orizzonti

Aula 202

Qualche volta ci capita di fischiettare inconsapevolmente qualche melodia di Bach o Haendel, ascoltate in migliaia e migliaia di versioni: difatti sono molto di più che non solo “suoni antichi”. Le esecuzioni del repertorio barocco sono un territorio costellato di mille possibili scelte stilistiche. Con strumenti di costruzione recente bisogna avere grande creatività per rievocare tutto quello che negli strumenti antichi era naturale. Suoni, articolazioni, timbri che oggi sono quasi dimenticati

Interpreti:

Marco Borghetto, clavicembalo
  • Girolamo Frescobaldi (1583-1643), Cento partite sopra passacagli
Chiara Bellamacina, Arpa
  • C.P.E. Bach (1714-1788), Sonata per arpa sola H.563
Claudio Casolino, violoncello
  • J.S. Bach (1685-1750), Suite no.1 BWV 1007 & Suite no.3 BWV 1009
Nicolò Vara, violino
  • J.S. Bach (1685-1750), Partita no.1 BWV 1002 Allenande e Sarabande Partita no.3 BWV 1006 Gavotte en rondeau e gigue

“Face to face”

Aula 203

Ci sono musicisti abituati ai grandi palchi, a coprire col loro suono grandi distanze. Ma ogni tanto la magia si crea proprio in piccoli spazi, in cui le note si impegnano a riempire ogni possibile angolino.

Interpreti:

Roberto Serra Santos, clarinetto
  • Igor Stravinsky (1882-1971), Tre pezzi per clarinetto K033
Michele Santaniello, pianoforte
  • Moritz Moszkowski, Entrigo Carnavalesco op.52 no.2
Gianluca Cappetta, chitarra
  • Ferdinand Rebay (1880-1953), Sonata per chitarra in re minore: I. Allegro, II. Variation über ein Thema von Schubert
Daniele Cervellera, pianoforte
  • Robert Schumann (1810-1856), Kinderszenen op.15 no.1,7,12
Ilaria Torricelli, flauto
  • Alexandre Delgado (1965), the panic flirt

Cameristi senza frontiere

Aula 204

"Se tutti volessero suonare la parte di primo violino, non si potrebbe mai mettere insieme un'orchestra. Rispettate per tanto ogni musicista in qualunque posto stia”. Impossibile dar torto a Robert Schumann, ancora di più se entriamo nel campo della musica da camera, dove il dialogo tra i musicisti coinvolti risulta l’unica strada per un perfetto equilibrio sonoro tra le parti.

Immergetevi nei diversi colori con cui i compositori, di epoche e luoghi diversi, raffiguravano la propria idea del Trio con pianoforte.

Programma:

20:50 Igor Stravinsky Histoire du Soldat

21:15 Johannes Brahms Trio op. 114

22:00 Nino Rota Trio per flauto, violino e pianoforte

IgoR stravinsky

L’histoire du soldat

Nel 1918, accerchiato dalla guerra, espropriato dalla Rivoluzione Russa, esule in Svizzera e senza soldi, Igor Stravinskij - ancora scritto così, prima di americanizzarsi in Stravinsky - assieme allo scrittore Charles-Ferdinand Ramuz, inventava uno spettacolo povero, da baraccone, su una favola di Afanasiev. Un Soldato torna a casa per una licenza, il Diavolo lo blandisce e gli sottrae il violino in cambio di un libro che realizza ogni desiderio. Tre giorni di sogni fatti realtà, solo tre giorni, ma quando il Soldato, senza il violino, arriva a casa, trova che sono passati tre anni, la sua donna s'è sposata, il suo posto non c'è più. A che serve il denaro senza affetti? Tornato povero, il Soldato riprende la strada del profugo, arriva nella terra governata da un re la cui figlia, malata, sposerà chi riuscirà a guarirla. Il Soldato ha di nuovo il suo violino, riconquistato al Diavolo con vodka e astuzia. La Principessa è sedotta, danza un tango, un valzer e un ragtime, e cade fra le sue braccia. Sembra l'epilogo bello di una fiaba. Ma quando i due giovani si metteranno in strada per raggiungere la patria del Soldato, il Diavolo li aspetterà all'incrocio del destino per riprendersi violino e anima, e al Soldato non resterà che seguirlo a capo chino. In fondo - come ha suggerito Peter Sellars in un suo spettacolo recente - L'histoire du Saldat è l'opera di un profugo sul tema dell'essere profughi.

I musicisti:

Kamil Janas clarinetto, Leonardo de Nigris pianoforte, Silvia Pedone violino

Silvia Pedone nasce a Caserta il 14 settembre 1995. Si è avvicinata alla musica all’età di 6 anni con lo studio del violino.Ha conseguito il Diploma di violino presso il Conservatorio di musica “Santa Cecilia”di Roma, sotto la guida di Orazio Vicari. Dopo il Diploma, ha partecipato nel 2018 ad una masterclass con Dejan Bogdanovich a Chioggia (VE).Da settembre 2018 inizia il Praktikum a Berlino con l’Orchestra “Berliner Symphoniker”, che termina a giugno 2019.

A settembre dello stesso anno, intraprende un secondo Praktikum nella medesima città con l’Orchestra “Neue Philharmonie” e partecipa a numerose Tournée internazionali con i “Berliner Symphoniker”. A Berlino, studia privatamente con Irene Wilhelmi e Yoshiaki Shibata e partecipa a una masterclass con Simone Bernardini. Attualmente, frequenta il secondo anno del “Master in Music Performance” presso il Conservatorio di Musica della Svizzera Italiana, sotto la guida di Massimo Quarta.

Leonardo De Nigris, nato a Lugano il 22 settembre 1999, ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di 8 anni presso la scuola svizzera di musica "Jardin Musical", sotto la guida della professoressa Grazia Galletta. Dal 2014 tiene lezioni private a Milano con il M° Valentina Berman. Dopo aver terminato la sua carriera pre-accademica presso il Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara, nel 2018 ha iniziato il Bachelor of Arts in Music presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, nella classe del M° Anna Kravtchenko. Laureato nell'anno accademico 2020/2021 con il massimo dei voti in pianoforte e musica da camera, Leonardo sta attualmente frequentando il Master of Arts in Music Performance sempre a Lugano. Leonardo ha partecipato a numerosi concorsi, vincendo in particolare, nel 2009, il primo premio nella categoria del Concorso "Sara Preatoni" a Garbagnate Milanese, e un Terzo Premio, nel 2016, al Concorso Giovanile Svizzero nella categoria 4 mani. Inoltre, nel 2021 Leonardo ha ottenuto una borsa di studio prorogata dalla Fondazione Zonta Club Lugano per i brillanti risultati accademici ottenuti nell'anno accademico 2020/2021. Leonardo è molto attivo anche nel campo dei festival musicali, soprattutto in Svizzera e in Italia. Nel 2014 è stato invitato ad esibirsi presso l'istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho (Italia) nell'ambito della manifestazione “TalentiMenoVenti”; nel novembre 2018 si esibisce a Bellinzona nell'ambito della manifestazione "Young Swiss Music" e nell'aprile 2019 partecipa al progetto Third Hand Socrates, nato dalla collaborazione tra le stagioni concertistiche "900presente" e l'"Accademia di Teatro Dmitri". Inoltre, dal 2019 al 2022 è stato invitato più volte per esibizioni al Circolo Alessandro Volta di Milano.

Kamil Janas iniziò a studiare il clarinetto all'età di undici anni. Si è diplomato all'Accademia di Musica Karol Szymanowski di Katowice, nella classe di clarinetto del professor Arkadiusz Adamski. Ha preso parte al programma Erasmus+ nella classe di Karel Dohnal a Ostrava. Attualmente sta studiando il suo master al Conservatorio della Svizzera italiana, nella classe di clarinetto del professor Francois Benda a Lugano. È stato accademico dell'Orchestra Sinfonica Filarmonica di Praga (2019-2021). Inoltre, ha ottenuto una posizione come clarinettista nella Schleswig Holstein Festival Orchestra nel 2019 e nel 2021.

Ha registrato un CD con Orpheus Classic con Marcel Chyrzyński Pieces. Disponibile su tutte le piattaforme di streaming.

Johannes Brahms

Trio op.114 in la minore per pianoforte, clarinetto e violoncello

Un posto importante nella creazione strumentale di Brahms, che vi si provò assai presto, è occupato dai trii, sei in totale, che per ampiezza architettonica, limpidezza discorsiva, intima compenetrazione tra schemi classici e spiriti romantici vanno collocati tra i lavori che maggiormente testimoniano delle eccezionali facoltà inventive e costruttive del compositore. Solo quattro di questi sono per pianoforte, violino e violoncello. Il primo in ordine cronologico, segnante gli esordi della carriera brahmsiana, è il Trio in si bemolle op. 8, scritto nel 1853-54, nel periodo del soggiorno dell'autore a Düsseldorf, e rimaneggiato nel 1889. Il secondo in mi bemolle op. 40, composto nel 1865 ed eseguito per la prima volta a Karlsruhe il 7 dicembre 1865, concepito in origine per corno da caccia al posto del violoncello, può in realtà essere suonato dal pianoforte con violino e violoncello, oppure dal pianoforte con violino e viola. Il terzo, op. 87, è in do minore, composto nel 1882 per l'organico più comune di pianoforte, violino e violoncello. Per la stessa formazione strumentale è il Trio in do minore op. 101. Mentre il quinto, in la minore op. 114, scritto nel 1891 dopo l'incontro del musicista con il famoso clarinettista Richard Mühefeld, vuole il clarinetto o la viola al posto del violino. Infine c'è il sesto trio, quello in la, composto probabilmente verso il 1850-51 e senza numero di opus, in quanto pubblicato postumo nel 1938 a Lipsia.

Il Trio in la minore op. 114 rivela, oltre al temperamento schiettamente romantico del'autore, una spiccata abilità nel saper valorizzare la dolce voce del clarinetto nel contesto di una salda unità stilistica con il pianoforte e il violoncello. Ciò è evidente sin dall'Allegro iniziale, armonicamente vivace e caratterizzato da una spigliata ritmicità, qua e là stemperata in alcuni passaggi cantabili del clarinetto. L'Adagio è intriso di intimismo tipicamente brahmsiano e di soffusa malinconia, ubbidiente ad una linea melodica di assorta e pensosa riflessione sulla caducità della vita. Di tono più delicato e pastoso nell'amalgama dei timbri fra i tre strumenti («E' come se essi facessero all'amore fra di loro» scrisse il critico e compositore austriaco Eusebius Mandyczewski [1857-1929] a Brahms) è l'Andantino grazioso, mentre l'Allegro conclusivo, disegnato con freschezza ed eleganza di immagini, mostra una esplicita naturalezza di espressioni, dai colori morbidi come di una tela dipinta ad acquarello, e senza alcuna ricerca virtuosistica fine a se stessa.

I musicisti:

Marta Sánchez Gonzáles clarinetto, Ainoha Marìa Castelló Amorós violoncello, Federico Battista Melis pianoforte

Marta Sánchez González viene introdotta allo studio del clarinetto nella Scuola di Musica “Ángel Barrios” di Granada (Spagna) all’ età di otto anni e continua la sua formazione musicale al “Conservatorio Superior de Música Manuel Castillo” di Siviglia (Spagna), dove si diploma nel 2018, sotto la guida del Maestro Antonio Salguero. Nel corso dei suoi studi ha partecipato a diverse Masterclass con Maestri di fama internazionale, tra cui François Benda, Radovan Cavallin, José Luis Estellés, Harri Maki, Luis Gomes, Johannes Peitz, Ralph Manno e Yehuda Gilad. Durante la sua formazione, la clarinettista ha avuto diverse esperienze in orchestre giovanili (“OJA Orquesta Joven de Andalucía”, “Orquesta de la Universidad de Granada” e “SJSO Schweizer Jugend Sinfonie Orchester”) e professionali (“Orquesta Ciudad de Granada”, “Orquesta de la Fundacion Baremboim Said”, “Neues Orchester Basel” e “Festival Lied Sankt Moritz”).

Mostra anche un grande interesse per la musica da camera: attualmente è membro del Quartetto Euterpe e del Vanore Ensemble, con i quali ha partecipato a diversi festival internazionali come il “Festival Internacional de Música y Danza de Granada” (Spagna) e “Eurochestries Summer Festival” a Pons (Francia).Conclude nel 2020 il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano, sotto la guida dei Maestri François Benda, Jordi Pons e Filipa Nunes. Attualmente frequenta il secondo anno di laurea magistrale in pedagogia nel Conservatorio della Svizzera Italiana, sotto la guida dei Maestri François Benda, Jordi Pons e Filipa Nunes.

Ainhoa María Castelló Amorós nasce a Granada (Spagna) e inizia i suoi studi nel Conservatorio Ángel Barrios di Granada e continua la sua formazione al Real Conservatorio Superior de Música de Madrid sotto la guida del Maestro Iagoba Fanlo. Durante la sua formazione ha partecipato a numerose Masterclass con importanti musicisti, tra cui Nikolaus Romisch, Paulo Gaio Lima, Aage Kvalbein, María Kliegel, Adolfo Gutiérrez Arenas, María Casado, Aldo Mata y Kathleen Balfe.

La violoncellista è attiva in diverse orchestre giovanili, Orquesta Joven de Andalucía y Joven Orquesta de la Comunidad de Madrid e professionali, Academia della Orquesta Ciudad de Granada. Nel 2021 è stata presa nella Orquestra Simfònica de les Illes Balears.Come solista ha suonato con la Orquesta Clásica di Granada, Orquesta Conservatorio Ángel Barrios e Banda Centre Artistic Cultural Verge de la Pau (Alicante).Ha vinto numerosi premi in concorsi, tra cui il Concurso Solistas RCSMM e Concurso Nacional Rookie Chamber Music.Attualmente frequenta il Master of Arts in Music Performance nel Conservatorio della Svizzera italiana

Federico Battista Melis ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali, sia come solista che in forma- zioni cameristiche, tra cui il Primo Premio alla VI edizione del Concorso Inter- nazionale Accademia Musicale Romana. Diplomato con lode e menzione speciale al Conservatorio di Cagliari nel 2018 sotto la guida della Prof.sa Gabriella Mereu, ha successivamente studiato per due anni consecutivi con il M° Benedetto Lupo, presso l!Accademia di Musica di Pinerolo. Nel 2021, sotto la guida del M° Alessandro D!Onofrio, conclu- de il Master of Arts in Music Pedagogy presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, dove attualmente frequenta il Master of Advanced Studies (MAS) in Music Performance and Interpretation.

Durante la sua formazione ha frequentato numerose masterclass con impor- tanti musicisti come Lilya Zilberstein, Pietro De Maria, Pierluigi Camicia, Bru- no Canino, Giuseppe Andaloro, Enrico Pace, Dominique Merlet, Nina Tich- man, Pascal Devoyon e Jean-Francois Antonioli.Come solista e camerista, ha suonato in importanti sale italiane ed estere, tra cui i Musei Vaticani (Roma), Palazzo Regio (Cagliari), Teatro Verdi (Sassari), Sala del Circolo Italiano (Losanna) e Royal College of Music (Stoccolma); si è inoltre esibito, in qualità di orchestrale, al LAC (Lugano), Teatro Goldoni (Ve- nezia) e Teatro Valli (Reggio Emilia).

Ad oggi, è insegnante di Pianoforte presso il CFM (Centro di Formazione Mu-

Nino rota

Trio per pianoforte, flauto e violino

Compositore, nato a Milano il 3 dicembre 1911 e morto a Roma il 10 aprile 1979. L'apparente candore e la cristallina fluidità della sua musica racchiudono un nucleo più segreto di mistero e malinconia, suscitatore di immagini e di memorie, e le sue colonne sonore colpiscono per eleganza e limpidezza, per una forza evocativa che illumina l'animo dei personaggi e amplifica l'immaginazione del regista.

Dal 1956 insegnò all'Accademia di Santa Cecilia di Roma. La sua produzione pianistica, cameristica, sinfonica si fece apprezzare per il delicato fluire musicale, talvolta ingiustamente scambiato per semplicismo, lontano da ogni vezzo avanguardistico ma nemmeno inconsapevole della lezione novecentesca di I.F. Stravinskij, E. Satie, K. Weill. R. trasferì questa impostazione anche nel cinema con una prolificità sorprendente (compose oltre centocinquanta colonne sonore) e risultati mai corrivi ma al contrario sospesi in un'aerea grazia che divenne inconfondibile cifra rotiana.

Sara Capone pianoforte, Ilaria Torricelli flauto, Miranda Mannucci violino

Sara Capone nasce a Francavilla Fontana in Puglia nel 1999. Inizia lo studio del pianoforte all’età di sette anni diplomandosi nel 2018 presso il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del Maestro Maria Gabriella Bassi. Ha frequentato mastercalss di noti docenti come Konstantin Bogino, Pier Luigi Camicia, Filippo Gamba, Irene Veneziano. Ottiene vari riconoscimenti vincendo diversi concorsi nazionali ed internazionali tra i quali: Stravinsky (Bari), Magnificat Lupiae (Lecce), Argento (Gioia del Colle), Don Vincenzo Vitti (Castellana Grotte),Sobrio International Competition for Young Pianists. La partecipazione nel novembre del 2015 al concorso Internazionale “Steinway & Sons” la vede selezionata quale migliore pianista del Sud Italia al Primo posto, rappresentando così la regione nella finale di Verona.

Si esibisce numerose volte come solista e camerista in teatri e sale di rilievo come il Teatro Van Westerhout di Mola di Bari, il villaggio della musica di Sobrio, il Musikum di Salisburgo e nella Hall in Musica del Lac di Lugano.Nel maggio del 2021 partecipa come solista nel concerto “ Hommage à Gilbert Amy” nella XXII stagione di 900presente, con il concerto per pianoforte e orchestra di Gilbert Amy sotto la direzione del Maestro Arturo Tamayo all’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano. Nel 2020 consegue il diploma nel Master of Arts In Music Performance presso il conservatorio della Svizzera italiana e attualmente frequenta il Master of Arts in Music Specialized Performance presso la stessa scuola universitaria nella classe del Maestro Alessandro D’Onofrio.

Ilaria Torricelli si iscrive nel 2014 al Conservatorio “G.Cantelli” di Novara, dove, nei successivi cinque anni, consegue le lauree di primo e secondo livello sotto la guida del Maestro Gianni Biocotino, entrambe raggiungendo la votazione massima, con lode. Parallelamente segue il corso di perfezionamento di flauto presso la scuola di musica “Dedalo” di Novara con il Maestro Maurizio Valentini. Negli anni frequenta numerosi corsi e masterclass, tra cui i corsi presso l’Accademia Internazionale di Santa Cecilia a Roma e presso l’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, sotto la guida di Maestri quali Maurizio Valentini, Andrea Oliva e Andrea Manco.

Dal 2019 frequenta il Master of Arts in Music Performance nella classe del Maestro Andrea Oliva presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Collabora periodicamente con numerose orchestre, tra le quali Orchestra del Teatro Coccia di Novara, Orchestra “Camerata Ducale” di Vercelli, Orchestra “La Verdi” di Milano, Orchestra Filarmonica di Milano “LaFil”, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra “Talenti Musicali” della Fondazione CRT di Torino, Orchestra Filarmonica Italiana ed altre.

Miranda Mannucci nasce a Desenzano del Garda il 9 maggio 2001 e già all'età di cinque anni manifesta il desiderio di studiare il violino, esibendosi da subito in pubblico. A 16 anni si Diploma in Violino vecchio ordinamento presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova con valutazione 10 e lode. Nel 2011 è ritenuta meritevole di vincere la borsa di studio “Kiwanis” offerta dall’Istituto Musicale “C. Monteverdi” di Cremona. Nella stessa occasione il liutaio Stefano Conia dona a Miranda uno degli archetti più belli della sua produzione.

Nel dicembre 2014, nel Duomo di Desenzano, esegue il II Concerto di Mozart accompagnata dall’Orchestra del NED Ensemble. Insieme al violinista Peter Szanto, nel dicembre 2015, si esibisce nel Doppio Concerto di Bach e nel giugno del 2019, sempre con l’orchestra del NED Ensemble, interpreta il violin concerto di Bach in la minore. Nel 2017 vince il Concorso Haimoff che le consente di esibirsi come solista nel III Concerto di Mozart per violino e orchestra presso il Teatro Sociale di Mantova accompagnata dall’Orchestra del Conservatorio “L. Campiani “ di Mantova diretta da Carla Delfrate. Con lo stesso concerto si esibirà anche in Bulgaria nel novembre 2017, accompagnata dalla Chamber Orchestra di Blagoevgrad sotto la direzione del M°Krasimir Topalov.

Attiva nelle Master Class, si è perfezionata con i seguenti Maestri: Zakhar Bron, Karen Shakhgaldyan, Marco Rizzi e Alessandro Milani. Nell’anno 2017/18 ha superato l’ammissione per entrare nella classe del M°Ilya Grubert al Conservatorio “C. Pollini” di Padova e ha conseguito il Master di II Livello in Violino Solistico. Dal 2018 studia con il M°Massimo Quarta al Conservatorio della Svizzera italiana, frequentando il Master in Music Performance in violino.

GRazie di ❤️

Associazione studenti:

Federico Battista Melis

Andrea Jermini

Alessandro Bor

Giuseppe Tucci

Valeria Trofa

Michele Santaniello

Contatti
  • studenti@conservatorio.ch
  • instagram: csi_assuml
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